Rinnovabili oltre l’IA, ora si sviluppa la robotica

Un braccio meccanico che installa un pannello fotovoltaico in un impianto utility scale seguendo processi automatizzati. Un “ragno” robotizzato che sale lungo una pala eolica onshore o in mare per monitorare e riparare eventuali guasti. Un mezzo di campo a ruote che percorre un campo agrivoltaico per valutare lo stato dell’infrastruttura e suggerire operazioni di […] The post Rinnovabili oltre l’IA, ora si sviluppa la robotica first appeared on QualEnergia.it.

Mar 13, 2025 - 14:40
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Rinnovabili oltre l’IA, ora si sviluppa la robotica

Un braccio meccanico che installa un pannello fotovoltaico in un impianto utility scale seguendo processi automatizzati. Un “ragnorobotizzato che sale lungo una pala eolica onshore o in mare per monitorare e riparare eventuali guasti. Un mezzo di campo a ruote che percorre un campo agrivoltaico per valutare lo stato dell’infrastruttura e suggerire operazioni di manutenzione predittiva, senza bisogno di intervento umano durante le operazioni di rilevamento e controllo.

Sono alcuni degli esempi riportati da Girolamo Di Francia, direttore di ricerca Enea, nel corso del convegno “L’intelligenza artificiale applicata all’efficienza energetica” organizzato dalla Fire il 6 marzo a KEY di Rimini.

La robotica avanzata applicata alle fasi di installazione e manutenzione di grandi impianti a fonte rinnovabile è un settore ancora embrionale in Italia, come nel resto del mondo, ma proprio il nostro Paese può pensare di sfruttare un vantaggio competitivo dato dalla “tradizione nazionale nel campo dell’automazione industriale”, come sottolineato da Di Francia a QualEnergia.it, a margine dell’evento.

Se nella produzione di pannelli fotovoltaici “i cinesi sono arrivati prima sul mercato”, nella produzione di tecnologie robotiche per le Fer “possiamo avere il nostro spazio”. C’è chi ci sta già lavorando a livello di ricerca e sviluppo, cioè “Enea, Istituto italiano di tecnologia e Fondazione Bruno Kessler”, al pari di alcune aziende italiane che “hanno già commercializzato all’estero una soluzione automatizzata di installazione, che presto dovrebbe essere applicata anche nel nostro Paese” (si veda anche Avanza la posa robotizzata dei moduli fotovoltaici su campo).

Il passo in più verso il futuro è che queste soluzioni robotiche facciano parte di una famiglia tecnologica che vada oltre il coordinamento umano durante le operazioni di campo; a differenza di quanto avviene oggi, ad esempio, con i droni. Si punta così a una programmazione a monte, combinabile con l’intelligenza artificiale, che determina risparmi in termini economici e di risorse umane.

“Non c’è una questione di sottrazione dei posti di lavoro, attenzione!”, sottolinea Di Francia. “Se pensiamo a un sistema energetico ad alta penetrazione di fonti rinnovabili non si può immaginare di avere squadre di operatori che vanno continuamente in giro per vedere se i bulloni si sono svitati. Ci deve essere una macchina che fa questo”.

Un’alternativa robotizzata e completamente automatizzata che avrà costi sempre più convenienti nel tempo, secondo le previsioni degli esperti. “Bisogna considerare che anche la spesa per le assicurazioni degli impianti si abbatterà se faremo manutenzione predittiva e questo si rifletterà positivamente sui costi dell’energia”.

Complementare alla robotica è l’intelligenza artificiale, approfondita nel corso dell’evento Fire a Rimini.

In particolare, per l’occasione la Federazione ha anticipato alcuni risultati di un’indagine che sta conducendo sull’IA applicata all’energia (i dati finali saranno presentati con un evento a giugno).

Al momento è stato condotto un sondaggio con 431 aziende, di cui circa il 95% ESCo. Il 38% ha già implementato soluzioni di IA per l’efficienza energetica, mentre il 56% sta valutando di farlo. Andando nel dettaglio, le applicazioni che rientrano nel perimetro dell’IA impiegate sono, nell’ordine: analisi dei dati, machine learning, big data, “large language models” (Llm) generici, automazione IoT e Llm personalizzati.

I maggiori ostacoli nell’approccio all’IA, invece, sono identificati con: mancanza di risorse umane adeguate, poche informazioni, difficoltà di integrazione con infrastrutture esistenti, scetticismo e diffidenza.The post Rinnovabili oltre l’IA, ora si sviluppa la robotica first appeared on QualEnergia.it.