Australia, viaggio nella meraviglia

Da qualunque prospettiva la si guardi, l’Australia è un luogo straordinario. Unico Paese a essere anche un continente, è il solo continente a essere pure un’isola. E unico è anche molto di ciò che racchiude. Dalla Grande Barriera Corallina del Queensland, il più esteso ecosistema presente sul pianeta, a Uluru, il gigantesco monolito che si L'articolo Australia, viaggio nella meraviglia sembra essere il primo su Dove Viaggi.

Feb 10, 2025 - 11:10
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Australia, viaggio nella meraviglia

Da qualunque prospettiva la si guardi, l’Australia è un luogo straordinario. Unico Paese a essere anche un continente, è il solo continente a essere pure un’isola. E unico è anche molto di ciò che racchiude. Dalla Grande Barriera Corallina del Queensland, il più esteso ecosistema presente sul pianeta, a Uluru, il gigantesco monolito che si innalza in mezzo al deserto del Northern Territory – solo per citare due dei suoi tanti highlight – gran parte di ciò che si trova qui non esiste altrove.

Oltre che ineguagliabile, l’Australia è anche un territorio arcaico, che conserva alcune delle cose più remote apparse sul pianeta. Dove è possibile camminare su montagne di centinaia di milioni di anni, “vecchie” il doppio o il triplo delle Dolomiti; avvistare animali dall’origine quasi preistorica, come l’echidna e il casuario dell’elmo, che Darwin non avrebbe esitato a definire fossili viventi. Qui sopravvivono le stromatoliti, fra le prime forme di vita a manifestarsi sulla Terra tre miliardi di anni fa, e la più antica cultura tuttora vivente, quella dei tradizionali Proprietari Aborigeni dei territori continentali, delle isole dello Stretto di Torres, con una storia lunga almeno 60 mila anni. Si capisce perché imbarcarsi su un volo diretto da queste parti non sia un semplice spostamento nello spazio, ma anche nel tempo. E basterebbe questo a rendere il viaggio indimenticabile.

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Ma c’è molto di più. Dalle lussureggianti foreste vergini alle maestose formazioni rocciose dell’outback, dai deserti infuocati del Red Centre alle migliaia di chilometri di litorale incontaminato, l’Australia è un mosaico di paesaggi iconici e spettacolari, immensi spazi di natura selvaggia e primordiale in cui è facile ritrovare la connessione con sé stessi e con l’ambiente e vivere esperienze impensabili altrove.

Northern Territory
Wintjiri Wiru, spettacolo di luci e suoni nel cielo di Uluru-Kata Tjuta National Park, Northern Territory, Voyages Indigenous Tourism Australia © Tourism Australia

Come ritrovarsi a passeggiare su una spiaggia che pare non aver mai conosciuto impronta di piede umano senza che attorno vi sia anima viva; ammirare, nel buio profondo dell’entroterra, uno dei cieli notturni più luminosi del pianeta; o, ancora, respirare a pieni polmoni una delle arie più pulite del mondo, come succede nel nord-ovest della Tasmania, dove è certificata, imbottigliata e persino venduta.

Esperienze intense, quanto avventurarsi su una delle tante strade panoramiche che si snodano fra litorale e entroterra un po’ in tutto il Paese regalando viste mozzafiato. Lungo la costa meridionale del Victoria, la Great Ocean Road, 243 chilometri di curve e scenari strabilianti con vista sui Dodici Apostoli, uno degli highlight del continente, è un percorso fra i più scenografici del mondo.

Elder Range
Le rocce rosse di Elder Range, nel Flinders Ranges National Park, South Australia. Graham Michael Freeman© Great Walks of Australia

Poi ci sono i parchi nazionali, oltre 600, record mondiale: santuari della natura e, insieme, forzieri della millenaria cultura dei tradizionali Proprietari Aborigeni dei territori continentali, delle isole dello Stretto di Torres. In cima alla lista c’è Uluru-Kata Tjuta National Park, il luogo più iconico del continente e uno dei suoi venti siti Unesco. Non c’è guida dedicata all’Australia che non abbia in copertina il profilo rosso del monolito, custodito qui insieme alle 36 cupole di roccia di Kata Tjiuta, due meraviglie naturali che sono anche un luogo di spiritualità, testimone da oltre 20 mila anni dei riti dei popoli nativi.

Per esplorarle ci sono sentieri che si snodano attorno alle rocce, da percorrere a piedi, in bicicletta o a dorso di cammello. A ogni tappa si scoprono incisioni e pitture che narrano le affascinanti storie del Dreamtime, l’epoca della creazione secondo le popolazioni aborigene. Un capitolo di quel racconto rivive anche nello spettacolo di luci e suoni che la sera illumina il cielo di Uluru con migliaia di laser e droni, rubando la scena alle stelle.

Foreste verde smeraldo, savane, pianure alluvionali, scogliere di arenaria sono gli scenari racchiusi nel Kakadu National Park, il più esteso del Paese e un altro sito Unesco, sempre nel Northern Territory. Per esplorarlo c’è una fitta rete di percorsi di varie difficoltà che raggiungono cascate, canyon, piscine naturali; tour in barca che attraversano aree umide fra acrobazie di uccelli acquatici. Ma lo si può ammirare anche dall’alto, a bordo di un volo panoramico che ne rivela l’infinito caleidoscopio di colori e di vita.

Nel Wilson Promontory National Park, sulla punta più meridionale del continente, nel Victoria, foreste pluviali, spiagge semi deserte e cime rocciose popolate da un’abbondante fauna selvatica sono la cornice di memorabili passeggiate. Fra le più belle, il Tongue Point Walk che si inoltra fra la vegetazione costiera. La sorpresa è all’arrivo a Fairy Cove, una spiaggia appartata costellata di massi giganti e piscine naturali. Un incanto.

Come i panorami del Cradle Mountain-Lake St Clair National Park, in Tasmania: una distesa di antiche foreste pluviali, montagne innevate che troneggiano fra laghi alpini e altopiani, immense praterie. Lo sfondo perfetto per un percorso di più giorni, ma se ne può cogliere tutta la magia anche partecipando a semplici passeggiate o a un tour a cavallo. Ed è sufficiente persino starsene comodi sulla terrazza del Pumphouse Point, un appartato resort affacciato sul Lake St Clair, con una vista indimenticabile.

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Se ci si trova dalle parti di Sydney/Warrane, il Blue Mountains National Park, famoso per le sue imponenti formazioni rocciose e altro patrimonio Unesco, è una meta imperdibile. I 140 chilometri di tracciati che lo attraversano scendono nel fondo dei canyon, risalgono scarpate, toccano i tanti belvedere con viste mozzafiato. La sosta da non mancare è l’Echo Point Lookout affacciato sulla Jamison Valley, dove un selfie con le maestose Three Sisters sullo sfondo è quasi s’obbligo. Ancora più eccitante la veduta a bordo della Scenic Skyway, la funivia che sorvola la valle, con la possibilità, per i più avventurosi, di godersi lo spettacolo dal tetto della cabina sospesa a 270 metri dal suolo.

Ningaloo Marine Park
Incontro con uno squalo balena con Ningaloo Discovery, nel Ningaloo Marine Park, Western Australia. Scott Slawinski© Tourism Australia

Meraviglie naturali, tra spiagge e cieli stellati

Il parco è anche una sconfinata riserva di buio: il bassissimo inquinamento luminoso ne fa uno dei posti migliori per osservare il cielo stellato dell’emisfero australe, individuando a occhio nudo costellazioni, pianeti e l’imperdibile Croce del Sud. Per un’esperienza più completa ci sono tour guidati e con il supporto di telescopi per incontri ravvicinati con la luna, Giove, Saturno e i suoi anelli, le stelle cadenti.

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Ma tutta l’Australia è un immenso osservatorio astronomico, ricco di opportunità per appassionati di astroturismo, dall’osservazione dell’aurora australe, visibile tutto l’anno in Tasmania, a quella della Via Lattea, luminosissima nei cieli sopra i deserti dell’entroterra, come al Dark Sky Sanctuary di Arkaroola, nel South Australia, dove pernottare nelle tende glamping sotto una coperta di miliardi di stelle.

La Via Lattea nel cielo sopra il Dark Sky Sanctuary di Arkaroola, fra le Flinders Ranges, South Australia © Maxime Coquard

Con oltre 30 mila chilometri di costa e ottomila isole tutt’attorno, l’Australia è una meta ineguagliabile anche per gli amanti del mare. Ci sono migliaia di spiagge, oltre 12 mila, per lo più intatte e bagnate da acque cristalline e molte sono in vetta alle classifiche delle più belle al mondo.

Paradisi per surfer, come la celebre Bondi Beach, vicino Sydney/Warrane, dove i principianti possono provare il brivido dell’onda con l’aiuto di istruttori esperti, o Bells Beach, a Torquay, nel Victoria, che attira virtuosi da tutto il mondo; o piacevoli oasi di relax dove stendersi al sole sorseggiando un cocktail tropicale, come Whitehaven Beach, una lunga lingua di sabbia impalpabile come borotalco nell’arcipelago delle Whitsunday, nel Queensland, e Cable Beach, 22 chilometri di dune bianche e scogliere color rame non lontano da Broome/Rubibi, nel Western Australia.

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Ma il mare australiano è anche una miniera di grandi emozioni. Prima fra tutte l’immersione sulla Grande Barriera Corallina del Queensland, fra giardini di corallo di ogni forma e colore in cui nuotano tartarughe e centinaia di pesci multicolori. Altrettanto entusiasmante lo snorkeling a Ningaloo/Nyinggulu Reef, l’altra barriera corallina del Paese, lungo la costa del Western Australia. Brulicante di innumerevoli forme di vita, dalle mante ai pesci tropicali, è uno dei pochi posti al mondo dove è possibile fare un tuffo con gli innocui e maestosi squali balena. Qui, anche il soggiorno diventa parte dell’esperienza prenotando il Sal Salis, un lussuoso campo tendato dal minimo impatto ambientale installato fra le dune di sabbia candida a solo qualche decina di metri dai coralli di Ningaloo.

Port Douglas
Boschi di mangrovie lungo le coste attorno a Port Douglas, nel Tropical North Queensland. © Tourism Australia

A Encounter Bay, un’ottantina di chilometri da Adelaide, capitale del South Australia, si fa whale watching fra maggio e settembre, quando le balene franche migrano nell’area, mentre a Glenelg, la spiaggia più frequentata della città, si realizza il sogno di nuotare fra i delfini, che a migliaia popolano le acque del Gulf St Vincent.

Piena di bellezza e di vita, l’Australia si preoccupa di preservarla anche mitigando l’impatto del turismo con iniziative che premiano la diffusione di strutture sostenibili e di esperienze che educano al rispetto della natura. Fra le aree più avanzate in questo campo, la regione di Port Douglas e Daintree, nel Queensland – che racchiude, fianco a fianco, i due ecosistemi della Grande Barriera Corallina e della Daintree Rainforest, una delle foreste pluviali più antiche del mondo – è stata la prima a ottenere la certificazione Eco Destination da Ecotourism Australia, un riconoscimento alle organizzazioni turistiche per il loro impegno verso la sostenibilità.

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Qui si dorme in strutture a basso impatto, come il Silky Oaks Lodge, 40 raffinati bungalow su palafitte circondati dalla vegetazione tropicale, mentre sono una forma di educazione ambientale i Dreamtime Walk proposti dal Mossman Gorge Cultural Centre, passeggiate nella foresta accompagnate dai Kuku Yalandji, gli abitanti originari, che condividono la loro intima conoscenza del luogo.

Visite accompagnate da guide aborigene sono disponibili anche altrove. A Shark Bay/Gutharraguda, nel Western Australia, l’ambiente e la cultura locali si comprendono più a fondo in compagnia di Darren Capewell, discendente dei popoli Nhanda e Malgana, mentre in Tasmania, Mount William National Park e Bay of Fires si scoprono attraverso gli occhi del popolo Palawa con il wukalina walk, un trekking di più giorni fra terra e mare. È attraverso esperienze come queste che si entra in contatto con l’identità profonda del continente: il grande regalo che riserva ogni viaggio vero.

Australia: informazioni pratiche

Come arrivare. Singapore Airlines opera collegamenti giornalieri da Milano Malpensa e quattro volte a settimana (cinque a luglio e agosto) da Roma Fiumicino all’aeroporto di Singapore-Changi, da cui partono più voli giornalieri verso le principali città australiane. La compagnia, che anche nel 2024 ha ottenuto riconoscimenti per la qualità del servizio agli Skytrax Awards, utilizza aeromobili di ultima generazione che consentono di offrire un buon comfort di viaggio in tutte le classi, dalla First all’Economy. Da giugno a ottobre la compagnia di bandiera australiana Qantas (qantas.com) collega Roma a Perth con un volo diretto, che poi prosegue per Sydney.

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Quando andare. Data l’estensione del Paese, il clima varia nei diversi Stati e territori che lo compongono. Nelle aree centro-meridionali si alternano quattro stagioni, invertite rispetto al nostro emisfero, con l’estate che va da dicembre a marzo e l’inverno da giugno a settembre. Nel nord, invece, il clima è di tipo tropicale, con un periodo umido (da ottobre ad aprile) e uno secco (da maggio a settembre).

Valuta. La valuta è il dollaro australiano (AUD). 1 € = 1,60 AUD circa.

Lingua ufficiale. È l’inglese, parlato in tutta l’Australia, con accenti e forme idiomatiche molto particolari. Il Paese, però, è multilingue: il governo riconosce 250 lingue indigene utilizzate in comunità locali.

Fuso orario. L’Australia ha tre principali fusi orari: l’Eastern Standard Time-EST negli Stati orientali, il Central Standard Time-CST in quelli centrali e il Western Standard Time-WST per le regioni dell’ovest. Da aprile a ottobre, durante l’ora legale italiana, i territori del WST sono 6 ore in avanti, quelli del CST sono 7,30 ore in avanti e quelli dell’EST 8 ore in avanti. Da novembre a marzo, la differenza aumenta di una o due ore, a seconda che gli Stati australiani applichino o meno l’ora legale locale.

Documenti. Passaporto con validità residua di almeno sei mesi alla data di partenza, e visto da richiedere sul sito del Ministero degli interni (online.immi.gov.au): è gratuito, vale un anno e consente soggiorni fino a un massimo di tre mesi.

Per saperne di più. Per maggiori informazioni sul Paese e suggerimenti sull’organizzazione del viaggio si può consultare il sito ufficiale di Tourism Australia, anche in italiano.

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