Aumentano i prezzi delle uova negli Usa e ora c’è anche il contrabbando dal Messico (crescono anche i furti)

Non solo droga e migranti irregolari: ora sono le uova l’altro grosso problema che perseguita l’amministrazione Trump al confine col Messico. A distanza di pochi giorni dalla lettera con cui il dipartimento dell’agricoltura statunitense chiedeva alla Danish egg association l’importazione dall’Ue di maggiori carichi di uova, i prezzi del prodotto non accennano ad assestarsi. Anzi: l’inflazione sta aumentando vertiginosamente in rapporto all’epidemia di influenza aviaria in corso. La catena nazionale Waffle House, ad esempio, ha aumentato i prezzi di oltre il 65% nell’ultimo anno, e si prevede un ulteriore aumento dei prezzi del 20% nel 2025. Nel mese di febbraio inoltre i costi delle uova toccavano i 5.90 dollari a dozzina (aumento del 10.4% rispetto all’anno passato, e del 189% rispetto al minimo registrato nell’agosto 2023).

Così ecco che arrivano le soluzioni (anche quelle non legali), come riporta il Wall Street Journal in un articolo dal titolo “Eggs are so expensive people are smuggling them in from Mexico” (“Le uova sono così care che la gente le contrabbanda dal Messico”). Le uova messicane, infatti, sono vendute a solo un paio di dollari a dozzina. Il traffico nazionale di uova, riporta la U.S. Customs and Border Protection, è aumentato del 36% quest’anno rispetto all’anno precedente, e in alcune aree del confine texano addirittura del 54%, secondo l’ufficio di Laredo della CBP. Neppure le 64 libbre di metanfetamina nascoste lo scorso mese nei sedili e nella ruota di scorta di un pick-up a El Paso, scrive il Wall Street Journal, hanno attirato l’attenzione (e la preoccupazione) degli agenti tanto quanto i vassoi di uova trovati insieme al resto del carico.

C’è anche chi ricorre a soluzioni “fai-da-te” perché i viaggiatori stessi si riforniscono di uova economiche, sia in Messico che in Canada. Importazioni, oltre che illecite, anche pericolose perché le uova, non venendo ispezionate da canali ufficiali, possono diffondere gravi malattie. Al traffico si sommano i furti: “I ladri in Pennsylvania – racconta la BBC – hanno rubato più di 100.000 uova, per un valore complessivo di 40.000 dollari, da un singolo droghiere. La rapina ha preso di mira un camion presso Pete & Gerry’s Organics a Greencastle il 1° febbraio”. E altri ancora sono i casi di cittadini che fanno scorte nelle fattorie locali.

Intanto gli Usa provano a correre ai ripari: il dipartimento di Giustizia ha aperto un’indagine per la causa dell’aumento dei prezzi, mentre il dipartimento dell’agricoltura promette di stanziare fino a un miliardo di dollari per invertire il trend inflazionistico. Tutto questo mentre la trattativa con l’Europa per l’approvvigionamento di uova continua, nonostante la Finlandia abbia già declinato per “mancanza di trattative formali per l’accesso al mercato statunitense”, come riporta la Finnish Poultry Association, e la Danimarca si sia detta disponibile a esportare nei prossimi sei mesi pur avendo poche eccedenze a cui attingere. La priorità per il mercato danese infatti, riporta TgLa7, resta “quella di rifornire i clienti abituali prima di valutare nuove esportazioni”.

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