Aumenta pure la bolletta dell’acqua. Nel 2024 una media di 500 euro (+ 4% sul 2023)
Aumenta, ancora, pure la bolletta dell’acqua. Nel 2024 si è pagato in media 19 euro in più dell’anno prima, 500 euro contro 481, un incremento del 4%, superiore all’inflazione. Confrontando il dato con il 2019, il costo a livello nazionale è aumentato del 23%. I dati sono contenuti nel 20esimo Rapporto sul servizio idrico integrato, […] L'articolo Aumenta pure la bolletta dell’acqua. Nel 2024 una media di 500 euro (+ 4% sul 2023) proviene da Il Fatto Quotidiano.

Aumenta, ancora, pure la bolletta dell’acqua. Nel 2024 si è pagato in media 19 euro in più dell’anno prima, 500 euro contro 481, un incremento del 4%, superiore all’inflazione. Confrontando il dato con il 2019, il costo a livello nazionale è aumentato del 23%. I dati sono contenuti nel 20esimo Rapporto sul servizio idrico integrato, a cura dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, basato su una famiglia tipo composta da 3 persone e un consumo annuo di 182 metri cubi.
La regione dove la spesa media più bassa è il Molise (234 euro), senza aumenti rispetto al 2023. Viceversa la regione con l’acqua più cara è la Toscana (748 euro) dove rispetto al 2023 si registra un aumento medio del 2,3%.L’incremento più consistente è stato in Emilia Romagna (+8,8%) e Abruzzo (+8,5%). In Toscana ci sono anche 4 delle 5 città con il costo dell’acqua più elevato: Grosseto e Siena (821 euro), Pisa (817 euro), Livorno (805 euro). A Firenze si pagano 757 euro.
Tra le città svetta Frosinone con una spesa media annuale di 917 euro, salita lo scorso anno di un altro 5,7%, mentre Milano conquista, anche nel 2024, la palma di capoluogo più economico con 185 euro. Napoli sotto la media con una spesa di 306 euro, come Bologna (386 euro), Palermo, dove si sale però a 477 euro, Roma (481 euro) e Torino (484 euro). Sopra la media invece Bari (519 euro) e Genova (625 euro). Fra i capoluoghi di provincia, aumenti a due cifre per Salerno (+16,1%), Novara e Verbania (+12,9%), Rovigo (+11,1%). A Latina si registra un decremento del 37%.
In base agli ultimi dati Istat disponibili (anno 2022), la dispersione idrica raggiunge il 42,4% nel territorio complessivo italiano. In alcune aree, soprattutto Sud e Isole, si disperde più della metà dei volumi d’acqua immessi in rete. Spicca in negativo la Basilicata dove va disperso il 65,5%, segue a breve distanza l’Abruzzo (62,5%) mentre la Valle d’Aosta si ferma sotto il 30% (ma peggiora il dato rispetto al 2020). Fra i capoluoghi di provincia molto negativo il dato di Potenza, dove la dispersione idrica supera il 70%.
Sempre in base a dati Istat, riporta l’Osservatorio, nel 2023 l’86,4% (+0,4 rispetto all’anno precedente) delle famiglie allacciate si dichiara molto (21,5%) o abbastanza soddisfatto (64,9%) del servizio idrico, contro un 13,6% poco o per niente. Nello stesso anno, l’8,9% ha lamentato irregolarità nell’erogazione, percentuale che sale al 15,8% nelle regioni del Sud e al 24,3% nelle Isole.
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