Asset allocation: oltre i “Magnifici 7” c’è di più

Negli ultimi anni, i “Magnifici 7“ – Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet, Meta, Nvidia e Tesla – hanno dominato la scena finanziaria, attirando l’attenzione degli investitori con rendimenti impressionanti. Tuttavia, secondo Jared Franz, economista di Capital Group, si sta assistendo a una “notevole dispersione” nei rendimenti di questi colossi tecnologici, mentre la loro crescita degli utili... Leggi tutto

Mar 26, 2025 - 14:13
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Asset allocation: oltre i “Magnifici 7” c’è di più

Negli ultimi anni, i “Magnifici 7Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet, Meta, Nvidia e Teslahanno dominato la scena finanziaria, attirando l’attenzione degli investitori con rendimenti impressionanti. Tuttavia, secondo Jared Franz, economista di Capital Group, si sta assistendo a una “notevole dispersione” nei rendimenti di questi colossi tecnologici, mentre la loro crescita degli utili inizia a normalizzarsi.

Parallelamente, il resto delle aziende che compongono l’indice S&P 500 sta registrando una crescita degli utili in aumento, riducendo il divario tra i leader di mercato e il resto delle imprese. Secondo Franz, questi potrebbero essere “i primi segnali di un allargamento del mercato”, con opportunità di investimento che si estendono ben oltre i giganti del settore tecnologico.

Se il mercato statunitense dovesse passare “dalla fine del ciclo alla metà del ciclo”, potrebbero emergere rendimenti interessanti in una varietà di settori. Storicamente, questa fase economica è caratterizzata da una ripresa della domanda di credito e dell’occupazione, fattori che potrebbero favorire una più ampia gamma di aziende. Inoltre, Franz sottolinea che potrebbero verificarsi “un allentamento delle normative per le banche, le aziende del settore energetico e sanitario” e “un aumento della spesa per la difesa sotto l’amministrazione Trump”.

Un altro settore da monitorare è quello delle aziende che pagano dividendi. Franz ritiene che queste società possano beneficiare “di una regolamentazione agevolata e di una potenziale riduzione delle aliquote d’imposta sulle società”, elementi che potrebbero rafforzare i flussi di cassa e consentire aumenti nei pagamenti ai soci. “Siamo particolarmente attenti alle opportunità di investire in società che pagano dividendi e che sono state lasciate indietro dal mercato”, afferma l’economista. Tra queste, cita le “aziende farmaceutiche dimenticate”, ovvero quelle non coinvolte nel settore dei farmaci per la perdita di peso, oltre a utilities, alcune banche e società di difesa.

Guardando a un orizzonte di lungo periodo, Franz individua opportunità anche nelle tendenze legate all’innovazione sanitaria, alla ristrutturazione delle catene di fornitura globali e alla costruzione di data center. Inoltre, prevede che l’intelligenza artificiale potrebbe avere “un impatto profondo sulle risorse della old economy, come il rame, i beni strumentali e le enormi quantità di energia”, stimolando la domanda per le aziende attive nei settori dei servizi, industriale e minerario.

Nonostante il progressivo allargamento delle opportunità di investimento, Franz sottolinea che “la possibilità di avere opportunità più diversificate non significa tuttavia che le società tecnologiche debbano essere evitate”. Alcuni nomi del settore tech continuano a offrire rendimenti interessanti, ma l’attuale fase del ciclo economico suggerisce che le occasioni di investimento si stanno moltiplicando anche al di fuori del comparto tecnologico.

In un mercato sempre più dinamico, il panorama degli investimenti sembra quindi destinato a diversificarsi, offrendo nuove prospettive agli investitori che guardano oltre i soliti protagonisti del settore tecnologico.