Armi, il caso Italia: l’Europa punta al riarmo, e da noi cresce l’export

Negli ultimi quattro anni il nostro Paese ha aumentato più di tutti l’export di armi: come mai, e quali effetti provoca sul progetto di riarmo europeo? Ci sono argomenti che non è facile trattare. Non è facile scriverne i termini, anche se sono ricorrenti e necessari per il racconto; non è facile ascoltarne gli effetti, [...]

Apr 7, 2025 - 07:54
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Negli ultimi quattro anni il nostro Paese ha aumentato più di tutti l’export di armi: come mai, e quali effetti provoca sul progetto di riarmo europeo?

Ci sono argomenti che non è facile trattare. Non è facile scriverne i termini, anche se sono ricorrenti e necessari per il racconto; non è facile ascoltarne gli effetti, anche se ci appaiono così distanti da noi; spesso non è facile parlarne neanche con i propri amici, perché forse non vogliamo che certe cose entrino più di tanto nella nostra quotidianità più spensierata. La guerra è uno dei campi semantici in questione. Uno di quegli argomenti da cui spesso attingiamo a piene mani certi vocaboli, utilizzandoli magari a sproposito, ma innocentemente, salvo poi renderci conto che si poteva fare diversamente. Non ci riferiamo solo alla ‘cannonata’ in porta di un calciatore, o a quel tizio che l’ha ‘sparata’ grossa o a un piatto che è ‘davvero una bomba’: è difficile anche scrivere di guerra, di conflitti, e di armi in quanto tali. Eppure anche questo è un settore che muove l’economia. Anzi, forse uno dei più floridi, specialmente negli ultimissimi tempi. L’economia va avanti, dicevamo, e nelle armi vede un settore come un altro, popolato da aziende e protagonisti che lo animano e muovono il suo rapporto tra domanda e offerta.
In questo momento, in cui il riarmo è il nome e l’obiettivo di un ambizioso progetto europeo, tra gli interpreti del settore ci sono anche molti Paesi, e l’Italia è tra questi. Anzi, è proprio al centro di un caso particolare, che nel Sunday View di questa settimana andiamo ad analizzare.
Pronti? E allora cominciamo!

DOMANDA E OFFERTA

Stando a quanto emerge dall’ultima analisi dello Stockholm International Peace Research Institute – più comodamente detto SIPRI – nel quadriennio tra il 2020 e il 2024 l’Italia ha registrato un aumento dell’export di armamenti del 138%. Una cifra importante, che ha fatto levitare il nostro Paese dal decimo fino al sesto posto tra i più grandi esportatori al mondo. In questa speciale graduatoria, la prima posizione è occupata – neanche a dirlo – dagli Usa, ovvero lo stesso Paese da cui l’Ue cerca disperatamente di ottenere l’indipendenza proprio sugli armamenti. Il problema di tutta questa vicenda è che se da un lato a Bruxelles si parla tanto di un grande piano di riarmo, dall’altro bisogna ancora capire come e dove reperire le risorse per mettere in atto questo piano. Allo stato attuale, infatti, nonostante notevoli sviluppi nel settore della difesa, l’Europa mostra ancora delle lacune su alcuni approvvigionamenti, che rendono tuttora indispensabili i legami proprio con l’America…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.