Aprire Partita IVA Coach
Aprire una Partita IVA Coach è un passo essenziale per esercitare questa professione in modo regolare e conforme alla normativa fiscale. In questo articolo analizzeremo: Come aprire Partita IVA Coach? Per aprire una Partita IVA, è necessario trasmettere all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/12, indicando i dati personali, la tipologia di attività e il regime […] L'articolo Aprire Partita IVA Coach proviene da Il Commercialista Online.

Aprire una Partita IVA Coach è un passo essenziale per esercitare questa professione in modo regolare e conforme alla normativa fiscale. In questo articolo analizzeremo:
- come aprire la Partita IVA per coach
- quale Codice Ateco scegliere
- quali sono i costi da sostenere
- quale regime fiscale adottare tra forfettario e semplificato
Come aprire Partita IVA Coach?
Per aprire una Partita IVA, è necessario trasmettere all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/12, indicando i dati personali, la tipologia di attività e il regime fiscale scelto.
Inoltre, essendo un libero professionista senza una Cassa previdenziale specifica, è obbligatorio iscriversi alla Gestione Separata INPS, alla quale versare i contributi previdenziali.
Quale Codice Ateco scegliere?
Il Codice Ateco più adatto per chi svolge attività di coaching è:
85.59.20 – Corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale
Questo codice è valido anche per chi opera come mental coach, motivatore o formatore, in quanto rientra nella categoria delle attività di formazione professionale.
Costi per aprire Partita IVA Coach
L’apertura della Partita IVA è gratuita, ma ci sono alcuni costi da considerare:
- Contributi INPS
iscrizione alla Gestione Separata INPS con un’aliquota del 26,07% sul reddito imponibile - Impostevariano a seconda del regime fiscale scelto:
- Regime Forfettario: imposta sostitutiva del 5% per i primi 5 anni (se si rispettano i requisiti), poi 15%.
- Regime Semplificato: tassazione ordinaria con IRPEF progressiva.
- Commercialista: pur essendo possibile la gestione autonoma della contabilità, è consigliato affidarsi a un esperto per evitare errori fiscali e contributivi.
Quale regime fiscale scegliere?
Una delle decisioni più importanti riguarda la scelta del regime fiscale. Vediamo le principali differenze:
Regime Forfettario
- Limite di fatturato: massimo 85.000 euro annui
- Imposta sostitutiva: 5% per i primi 5 anni, poi 15%
- Coefficiente di redditività: 78%
- Esenzione IVA: le fatture non sono soggette a IVA
- Esenzione dalla ritenuta d’acconto
Vantaggi: minore tassazione, meno burocrazia.
Svantaggi: non è possibile dedurre i costi reali sostenuti.
Regime Semplificato
- Limite di fatturato: massimo 500.000 euro per servizi, 800.000 euro per altre attività
- Tassazione IRPEF progressiva: dal 23% al 43%
- Applicazione IVA: obbligo di aggiungere IVA in fattura
- Obbligo di ritenuta d’acconto del 20%
Vantaggi: possibilità di dedurre i costi aziendali
Svantaggi: maggiore tassazione e più adempimenti fiscali.
Tasse e contributi per coach
Chi opera come coach in Regime Forfettario deve pagare:
- Imposta sostitutiva al 5% (per i primi 5 anni) o al 15%
- Contributi INPS pari al 26,07% sul reddito imponibile
Esempio di tassazione in Regime Forfettario
Se fatturi 25.000 euro all’anno:
- Reddito imponibile: 25.000 x 78% = 19.500 euro
- Imposta sostitutiva (15%): 2.925 euro
- Contributi INPS (26,07%): 5.083,65 euro
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