Aprire Partita IVA Coach

Aprire una Partita IVA Coach è un passo essenziale per esercitare questa professione in modo regolare e conforme alla normativa fiscale. In questo articolo analizzeremo: Come aprire Partita IVA Coach? Per aprire una Partita IVA, è necessario trasmettere all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/12, indicando i dati personali, la tipologia di attività e il regime […] L'articolo Aprire Partita IVA Coach proviene da Il Commercialista Online.

Mar 18, 2025 - 17:45
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Aprire Partita IVA Coach

Aprire una Partita IVA Coach è un passo essenziale per esercitare questa professione in modo regolare e conforme alla normativa fiscale. In questo articolo analizzeremo:

  • come aprire la Partita IVA per coach
  • quale Codice Ateco scegliere
  • quali sono i costi da sostenere
  • quale regime fiscale adottare tra forfettario e semplificato

Come aprire Partita IVA Coach?

Per aprire una Partita IVA, è necessario trasmettere all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/12, indicando i dati personali, la tipologia di attività e il regime fiscale scelto.

Inoltre, essendo un libero professionista senza una Cassa previdenziale specifica, è obbligatorio iscriversi alla Gestione Separata INPS, alla quale versare i contributi previdenziali.

Quale Codice Ateco scegliere?

Il Codice Ateco più adatto per chi svolge attività di coaching è:

85.59.20 – Corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale

Questo codice è valido anche per chi opera come mental coach, motivatore o formatore, in quanto rientra nella categoria delle attività di formazione professionale.

Costi per aprire Partita IVA Coach

L’apertura della Partita IVA è gratuita, ma ci sono alcuni costi da considerare:

  • Contributi INPS
    iscrizione alla Gestione Separata INPS con un’aliquota del 26,07% sul reddito imponibile
  • Impostevariano a seconda del regime fiscale scelto:
    • Regime Forfettario: imposta sostitutiva del 5% per i primi 5 anni (se si rispettano i requisiti), poi 15%.
    • Regime Semplificato: tassazione ordinaria con IRPEF progressiva.
  • Commercialista: pur essendo possibile la gestione autonoma della contabilità, è consigliato affidarsi a un esperto per evitare errori fiscali e contributivi.

Quale regime fiscale scegliere?

Una delle decisioni più importanti riguarda la scelta del regime fiscale. Vediamo le principali differenze:

Regime Forfettario

  • Limite di fatturato: massimo 85.000 euro annui
  • Imposta sostitutiva: 5% per i primi 5 anni, poi 15%
  • Coefficiente di redditività: 78%
  • Esenzione IVA: le fatture non sono soggette a IVA
  • Esenzione dalla ritenuta d’acconto

Vantaggi: minore tassazione, meno burocrazia.
Svantaggi: non è possibile dedurre i costi reali sostenuti.

Regime Semplificato

  • Limite di fatturato: massimo 500.000 euro per servizi, 800.000 euro per altre attività
  • Tassazione IRPEF progressiva: dal 23% al 43%
  • Applicazione IVA: obbligo di aggiungere IVA in fattura
  • Obbligo di ritenuta d’acconto del 20%

Vantaggi: possibilità di dedurre i costi aziendali
Svantaggi: maggiore tassazione e più adempimenti fiscali.

Tasse e contributi per coach

Chi opera come coach in Regime Forfettario deve pagare:

  1. Imposta sostitutiva al 5% (per i primi 5 anni) o al 15%
  2. Contributi INPS pari al 26,07% sul reddito imponibile

Esempio di tassazione in Regime Forfettario

Se fatturi 25.000 euro all’anno:

  • Reddito imponibile: 25.000 x 78% = 19.500 euro
  • Imposta sostitutiva (15%): 2.925 euro
  • Contributi INPS (26,07%): 5.083,65 euro

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