Antonino Cannavacciuolo: “Sono dimagrito rinunciando alla cena. Io sex symbol? Non mi interessa”
Protagonista della nuova edizione di Cucine da incubo, Antonino Cannavacciuolo si racconta in un’intervista a La Repubblica. Lo chef afferma di non avere rimpianti ma se dovesse indicare un errore commesso, ammette: “Non andare all’estero da giovane. Sì, ho fatto deviazioni, Francia, Giappone, ma pochi mesi. Mi manca la mentalità americana”. Sulla moglie Cinzia, con […]

Protagonista della nuova edizione di Cucine da incubo, Antonino Cannavacciuolo si racconta in un’intervista a La Repubblica. Lo chef afferma di non avere rimpianti ma se dovesse indicare un errore commesso, ammette: “Non andare all’estero da giovane. Sì, ho fatto deviazioni, Francia, Giappone, ma pochi mesi. Mi manca la mentalità americana”. Sulla moglie Cinzia, con la quale condivide la gestione di Villa Crespi, dichiara: “Ho al mio fianco una donna intelligente, nell’intelligenza c’è tutto. Ha capito quando volevo fermarmi, sa quando mi deve girare intorno e quando deve allontanarsi. Sono stato veramente fortunato, è anche una grande mamma”.
Il cuoco rivela di non soffrire d’ansia nonostante il suo lavoro assai stressante: “Affronto subito i problemi. Se un ragazzo mi chiede: ‘Dopo parliamo?’, rispondo: ‘Parliamo adesso’. L’attesa crea ansia. Vale per tutto, domani è tardi”. Poi racconta di aver perso peso e spiega anche come ha fatto: “Io mi sono fatto il mio motto: ‘La colazione è tua, il pranzo lo dividi con un amico, la cena lasciala al nemico’. Mangio bene la mattina, salato; a pranzo arrivo senza fame e la sera vado a dormire leggero”.
Non lo toccano, invece, gli insulti: “Quando mi hanno dato del terrone, mi sono sentito fiero. Vengo dalla terra, sono orgoglioso di essere figlio di contadini; metterei le loro mani, con quelle dei pescatori e degli artigiani, in un quadro. Logico che ci chiamano terroni, è gelosia. E se sono gelosi vuol dire che stiamo facendo qualcosa di buono”. Ma nemmeno il fatto di essere considerato un sex symbol: “Non mi ci sento proprio, sono normale. A qualcuno piaccio, ad altri no. Non do nemmeno adito, non vado alle feste, mi concentro sul lavoro, la famiglia e i ragazzi”.