Anna Carol e il disco ‘Principianti’: “E’ nato è un atto rivoluzionario”

La cantautrice bolzanina: “La musica è una necessità, l’ho capito durante lo stop per la pandemia”

Mar 29, 2025 - 22:59
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Anna Carol e il disco ‘Principianti’: “E’ nato è un atto rivoluzionario”

Milano, 29 marzo 2025 – Anna Carol è una delle novità più belle e intriganti del cantautorato italiano degli ultimi anni.  E il suo disco ‘Principianti’, uscito recentemente, lo dimostra in pieno. 

Anna, ‘Principianti’ è un disco molto cantato e suonato. Quale è stata la sua genesi?

“Ci sono tante parole nel disco e non me ne ero resa conto. Penso che sia una questione del processo creativo. Quando scrivevo il disco avevo tanto da dire e tante ispirazioni:

molto dalla vita che stavo vivendo e le ispirazioni che mi arrivano di solito. Poi mi sono chiesta come andare a lavorare per dare la veste giusta a ogni canzone e sono state proprio le canzoni stesse a darmi la direzione di come avrebbero dovuto essere suonate. C'è stata molta ricerca dietro”.

Questo disco arriva tre anni dopo l’ultimo, ‘Cinetica’. Cosa è successo in questo periodo?

“E’ stato un processo lungo per tantissimi motivi, è stato anche sofferto per trovare il giusto incastro fra la produzione e tutta la parte successiva. Quello che è successo in questi tre anni è anacronistico: è addirittura rivoluzionario permettersi tutto questo tempo, ma serviva per dare giustizia alle canzoni. Non volevamo accontentarci e tutto questo tempo è servito. Ne sono orgogliosa, sono contenta che ci siamo concessi questo tempo”.

Cosa rappresenta la musica per te?

"E' una necessità. E' fatta di alti e bassi, ci sono momenti difficili ma anche incredibilmente positivi”.

Quali sono le tue influenze musicali?

"Ho sempre ascoltato tanta musica internazionale, come i Radiohead. Ho guardato tanto alla musica inglese. Ultimamente mi piace esplorare di nuovo il cantautorato italiano: mi piace anche ascoltare musica strumentale, elettronica. Ascolto tanto St. Vincent”.

Quando hai capito di essere un’artista?

“Non l'ho ancora capito. Non sono io che devo capirlo nè riconoscerlo. Ho capito che sentivo questa necessità e che non avrei potuto ignorarla a lungo in modo serio durante il periodo della pandemia. L’obbligo a mettere in pausa la vita “normale” mi ha dato una scossa”

La collaborazione dei tuoi sogni?

"Sto ascoltando la musicista canadese Saya Gray, sarebbe bellissimo collaborare con lei”.

Cosa auguri al disco?

"Che venga ascoltato e che adesso come fra tre anni possa avere una sua valenza nello scenario della musica e che possa rimanere senza tempo. Spero che possa essere così anche per me, di ritrovarmi anch’io in questo disco anche nei prossimi anni”.

Quando lo sentiremo dal vivo?

"Prestissimo, si comincia con i live ad aprile”.