Angela Andreoli e il lungo recupero: “Tornerò come prima. Mi sto allenando con Vanessa Ferrari”
Angela Andreoli si era infortunata in occasione del Memorial Gander andato in scena a inizio novembre, procurandosi un distacco osseo al ginocchio. L’azzurra si era sottoposta a un intervento chirurgico a Brescia e ora sta affrontando il lungo periodo di riabilitazione, con l’auspicio di tornare presto in gara dopo che la scorsa estate conquistò la […]

Angela Andreoli si era infortunata in occasione del Memorial Gander andato in scena a inizio novembre, procurandosi un distacco osseo al ginocchio. L’azzurra si era sottoposta a un intervento chirurgico a Brescia e ora sta affrontando il lungo periodo di riabilitazione, con l’auspicio di tornare presto in gara dopo che la scorsa estate conquistò la medaglia d’argento nella gara a squadre delle Olimpiadi di Parigi 2024.
La bresciana ha fatto un punto della situazione ai microfoni di Chiara Sani per Ginnasticomania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Sto bene, sto recuperando piano piano dal mio infortunio, ogni giorno c’è un piccolo miglioramento e sono molto contenta. Il mio recupero sarà lungo, sono un po’ all’inizio ma con la giusta calma e pazienza si arriverà a come ero prima. Quando succedono degli infortuni è fondamentale essere accompagnati nel percorso di riabilitazione da allenatori, fisioterapisti e compagne. Anche se è difficile vederle lavorare, ma magari anche loro ci sono passate prima e possono aiutarti, devi essere brava tu a essere paziente e sapere che prima o poi tornerai come prima“.
Angela Andreoli si sta allenando con Vanessa Ferrari: “Ho incominciato la mia prima parte di recupero con Vanessa, negli allenamenti sto facendo tutta la parte superiore e alla fine anche la parte di potenziamento alle gambe, sto lavorando anche sulla parte coreografica. Sto lavorando meglio su quella. Per ora sto solo lavorando sull’essere più elegante e a gestire la mia parte di forza che è l’acrobatica, sto riprendendo le cose che sto facendo prima“.
Il suo esercizio finale ai Giochi fu eccezionale, perché con tutta la pressione addosso fu impeccabile e trascinò la squadra sul secondo gradino del podio: “Come in tutte le gare, non solo alle Olimpiadi, c’è l’adrenalina che ti aiuta, poi quando che sei lì e sai che il tuo esercizio conta ti ricordi di tutta la fatica che hai fatto e ti metti nell’ottica di dare il 200%. Con l’aiuto di allenatori, compagne e famiglia tutto viene più facile“.
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