Andy Roddick sul rientro di Sinner: “A Roma ci sarà tensione, ma può vincere il Roland Garros”
Prosegue il countdown in vista del ritorno alle competizioni di Jannik Sinner, che farà il suo rientro ufficiale nel circuito tra una decina di giorni a Roma per gli Internazionali d’Italia 2025 dopo una sospensione di tre mesi (che scadrà il 4 maggio) per la vicenda Clostebol. L’azzurro sarà dunque osservato speciale sui campi in […]

Prosegue il countdown in vista del ritorno alle competizioni di Jannik Sinner, che farà il suo rientro ufficiale nel circuito tra una decina di giorni a Roma per gli Internazionali d’Italia 2025 dopo una sospensione di tre mesi (che scadrà il 4 maggio) per la vicenda Clostebol. L’azzurro sarà dunque osservato speciale sui campi in terra battuta del Foro Italico, al primo torneo dopo il trionfo dello scorso gennaio agli Australian Open.
“Non sono minimamente preoccupato per lui nel lungo termine, ma se parliamo solo del piccolo campione di partite a Roma questo apre a tanti scenari. Non sono preoccupato per come colpisce la palla e neanche per i suoi movimenti. In realtà penso che l’anno scorso sia sembrato in ottima forma sulla terra battuta. A volte dimentichiamo che è stato a un set dal battere Carlos Alcaraz in semifinale al Roland Garros, quindi penso che nel lungo termine andrà tutto bene“, ha dichiarato Andy Roddick a Tennis Channel.
“Non credo che la terra sarà mai la sua superficie migliore. È sul cemento che sarà dominante, ma nel 2024 è stato vicino a vincere il Roland Garros e penso che ne sia assolutamente capace, si tratta solo di gestire qualche scambio in più. La sua battuta non avrà la stessa efficacia, ad esempio ha migliorato tantissimo il servizio esterno da destra. Sulla terra dovrà trovare modi diversi per costruire il punto“, ha aggiunto l’ex numero 1 al mondo.
Sull’emozione di tornare in campo proprio in Italia: “Avrà un po’ di nervosismo a Roma davanti al pubblico di casa: ricordiamoci che l’anno scorso non ha nemmeno potuto giocare agli Internazionali d’Italia. Da quando è diventato effettivamente una leggenda, da vincitore Slam e numero 1 del mondo, non ha ancora giocato a Roma, quindi è ovvio che ci sarà un po’ di tensione“.