America’s Cup, Peter Burling e l’addio a New Zealand: “Costruirò i Black Foil”. Chi sarà il timoniere?
Sono passate quasi tre settimane da quando Team New Zealand ha annunciato che Peter Burling non sarà timoniere nella America’s Cup 2027. Le strade del formidabile velista neozelandese e dei detentori della Vecchia Brocca si sono separate in maniera assolutamente sorprendente e così il 34enne, che a ottobre era entrato di diritto nel novero dei più […]

Sono passate quasi tre settimane da quando Team New Zealand ha annunciato che Peter Burling non sarà timoniere nella America’s Cup 2027. Le strade del formidabile velista neozelandese e dei detentori della Vecchia Brocca si sono separate in maniera assolutamente sorprendente e così il 34enne, che a ottobre era entrato di diritto nel novero dei più grandi velisti di tutti i tempi dopo aver alzato al cielo la Coppa delle cento ghinee per la terza volta consecutiva, non andrà a caccia della leggenda: mai nessuno ha accarezzato il prestigioso trofeo in quattro occasioni da timoniere.
II quel comunicato stampa diffuso si leggeva: “Emirates Team New Zealand e Peter Burling hanno confermato oggi di aver deciso di separarsi in vista della 38ma America’s Cup. Le discussioni tra il management del team e Burling erano in corso da Barcellona, ma non è stato possibile raggiungere un accordo. Con l’America’s Cup che si disputerà in cicli più regolari, le esigenze dei membri del team stanno cambiando. Poiché l’equilibrio tra la progettazione, la simulazione, la costruzione della barca, i test e le finestre di regata diventano sempre più stretti, l’integrazione dei velisti chiave con il team di progettazione diventa più critica che mai“.
Peter Burling si era espresso con frasi di circostanza pubblicate in quella nota stampa e poi non ha più parlato. Soltanto oggi ha rilasciato le sue prime dichiarazioni alla testata neozelandese Stuff, anche se il tema non è stato affrontato nel dettaglio come si sarebbe auspicato: “Ovviamente non siamo riusciti a raggiungere un accordo, come ho detto nella dichiarazione, ma sono incredibilmente orgoglioso di tutto ciò che abbiamo realizzato nell’ultimo periodo. Non vedo l’ora di continuare a costruire i Black Foil (nel SailGP, n.d.r.) e di fare ciò per cui siamo qui oggi, ovvero portare un cambiamento positivo per l’oceano qui e in Nuova Zelanda”.
Burling, ha dichiarato di aver mantenuto un ottimo rapporto con il CEO Grant Dalton: “Andiamo molto d’accordo ed entrambi abbiamo un enorme rispetto l’uno per l’altro. Abbiamo raggiunto molti traguardi insieme e guardiamo al futuro”. Per il resto si è parlato della loro lodevole campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia dei mari e il rispetto dell’ecosistema, non soffermandosi su temi legati alla America’s Cup. Se dovessero rendere meno stringente il regolamento sui passaporti, potrebbe accasarsi presso altri sodalizi per la prossima edizione della competizione sportiva più antica del mondo? E chi sarà il prossimo timoniere di Team New Zealand?