Amal Alamuddin a rischio sanzioni di Trump: ecco perché la moglie di George Clooney non può più tornare negli Stati Uniti

Secondo il Financial Times, l'avvocata per i diritti umani è finita nel mirino della Casa Bianca. Il motivo? Ha prestato consulenza legale nel processo della Cpi contro Netanyahu L'articolo Amal Alamuddin a rischio sanzioni di Trump: ecco perché la moglie di George Clooney non può più tornare negli Stati Uniti proviene da Open.

Apr 27, 2025 - 14:51
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Amal Alamuddin a rischio sanzioni di Trump: ecco perché la moglie di George Clooney non può più tornare negli Stati Uniti

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Amal Alamuddin Clooney – avvocata, attivista per i diritti umani e moglie di George Clooney dal 2014 – rischia di finire sotto sanzioni americane. Secondo quanto rivelato dal Financial Times, il ministero degli Esteri del Regno Unito avrebbe avvertito diversi avvocati del Paese, tra cui proprio la 47enne con doppia cittadinanza britannica e libanese, del rischio di possibili sanzioni da parte dell’amministrazione Trump. Il motivo? Amal Clooney, al pari di altri colleghi, ha contribuito a far spiccare il mandato d’arresto internazionale per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità dalla Corte penale internazionale.

Il rischio sanzioni Usa

Secondo il Financial Times, la moglie di George Clooney non rischierebbe solo il divieto d’ingresso negli Stati Uniti ma anche il congelamento dei conti bancari e delle proprietà immobiliari. Tutto ciò solo per aver prestato consulenza alla Cpi nel processo contro Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. «Ho fatto parte di questo gruppo perché credo nello stato di diritto e nella necessità di proteggere le vite dei civili. Come avvocata per i diritti umani, non accetterò mai che la vita di un bambino abbia meno valore di quella di un altro», aveva raccontato l’avvocata a proposito della consulenza offerta alla Cpi. «Non accetto – aveva aggiunto Amal Clooney – che un conflitto sia al di fuori della portata della legge, né che un colpevole sia al di sopra della legge. Pertanto, sostengo lo storico passo compiuto dal procuratore della Corte penale internazionale per rendere giustizia alle vittime di atrocità in Israele e Palestina».

La faida fra Trump e Clooney

Oltre ad Amal Alamuddin Clooney, ci sono altre tre persone che sarebbero state avvisate delle possibili ritorsioni americane in caso di un loro ingresso negli Stati Uniti. Si tratta di Adrian Fulford, ex giudice, la baronessa Helena Kennedy, ex parlamentare laburista, e Danny Friedman, avvocato dello studio Matrix Chambers. Oltre alle questioni geopolitiche e alla storica alleanza tra Washington e Tel Aviv, c’è un altro elemento che si aggiunge nella faida tra la famiglia Clooney e la Casa Bianca: l’odio di Donald Trump nei confronti dell’attore, definito a più riprese «una star del cinema di seconda mano e un opinionista politico fallito».

Foto copertina: ANSA/Ettore Ferrari | George Clooney e Amal Alamuddin al Festival del cinema di Venezia, 1° settembre 2024

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