Addio a Jochen Mass: leggenda tedesca della Formula 1 e maestro dei giovani piloti

Jochen Mass, una delle icone del motorsport tedesco del dopoguerra, si è spento il 4 maggio a Cannes all’età di 77 anni, in seguito a un grave ictus. Nato a Dorfen, in Baviera, Mass è stato per quasi tre decenni una presenza fissa nell’élite delle corse internazionali, distinguendosi per il suo talento, la sua intelligenza […]

Mag 5, 2025 - 08:32
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Addio a Jochen Mass: leggenda tedesca della Formula 1 e maestro dei giovani piloti

Jochen Mass, una delle icone del motorsport tedesco del dopoguerra, si è spento il 4 maggio a Cannes all’età di 77 anni, in seguito a un grave ictus. Nato a Dorfen, in Baviera, Mass è stato per quasi tre decenni una presenza fissa nell’élite delle corse internazionali, distinguendosi per il suo talento, la sua intelligenza tattica e il carisma fuori dalla pista.

Dagli esordi al successo in Formula 1

La carriera di Jochen Mass ebbe inizio nel 1971 nel campionato turismo tedesco a bordo di una Ford Capri, conquistando subito il titolo nazionale. L’anno successivo fu protagonista in Formula 2, dove vinse due gare e fu vice-campione europeo con il team di John Surtees.

Grazie al supporto della Ford, debuttò nel 1973 in Formula 1. Dopo un esordio sfortunato a Silverstone, dove fu coinvolto in un maxi incidente, si mise in luce al Nürburgring, sfiorando la zona punti.

Il periodo d’oro con McLaren

Dopo un anno complicato con Surtees, nel 1975 passò alla McLaren, dove ottenne la sua unica vittoria in F1 al GP di Spagna. Tuttavia, quel successo fu segnato dalla tragedia: un incidente di Rolf Stommelen causò la morte di cinque spettatori.

Con otto podi in quattro stagioni, Mass visse gli anni migliori della sua carriera, ma fu spesso offuscato dai titoli mondiali dei compagni Emerson Fittipaldi (1974) e James Hunt (1976).

Dalle difficoltà in F1 agli incidenti gravi

Dopo l’addio a McLaren, corse per ATS, Arrows e March, raccogliendo solo 7 punti in quattro stagioni. Nel 1978 fu protagonista di un brutto incidente a Silverstone che lo lasciò gravemente ferito.

Il 1982 fu l’anno più difficile: fu coinvolto nel tragico incidente che costò la vita a Gilles Villeneuve a Zolder, per un fraintendimento in pista, e pochi mesi dopo sopravvisse miracolosamente a un terribile schianto a 320 km/h a Paul Ricard, dove la sua vettura finì in mezzo al pubblico, per fortuna senza vittime gravi.

Rinascita nel Mondiale Endurance e maestro di Schumacher

Deluso dalla F1, Mass trovò nuova vita nei prototipi del Mondiale Sport Prototipi. Nel 1989 vinse la leggendaria 24 Ore di Le Mans con Sauber-Mercedes, diventando il mentore di un giovane Michael Schumacher, al quale rimase vicino anche in F1. Fu lui il primo a consigliargli di ammettere l’errore dopo l’incidente decisivo del 1997 con Jacques Villeneuve a Jerez.

Ultimi anni, ruolo da ambasciatore e leggenda

Nel 1999 prese parte per l’ultima volta a una grande gara: la 24 Ore del Nürburgring con un Audi TT. Divenne opinionista per RTL e ambasciatore Mercedes, partecipando a eventi storici come la Mille Miglia, anche accanto a Toto Wolff. Fu anche presidente del club degli ex piloti di F1.

Wolff lo ha ricordato così:

“Jochen era una leggenda. Era una forza nella Gruppo C, un simbolo del motorsport tedesco. Non solo un grande pilota, ma anche un vero Sir.”