Abusato a 6 anni dal marito della sua baby sitter, la testimonianza in aula: “Mi disse: ‘Anche mio padre faceva lo stesso'”
L'uomo è imputato per le violenza su due piccoli di cui si occupava la moglie. L'altar vittima è una bambina che all'epoca aveva 5 anni L'articolo Abusato a 6 anni dal marito della sua baby sitter, la testimonianza in aula: “Mi disse: ‘Anche mio padre faceva lo stesso'” proviene da Il Fatto Quotidiano.

“Diceva che non dovevo dire niente a nessuno. Mi guidava la mano, faceva tutto lui”. Ha trovato il coraggio di parlare, dopo 13 anni di paura e disagio psicologico, il ragazzo che all’età di 6 anni aveva subito violenze sessuali da parte del marito della sua babysitter. È quanto avvenuto oggi, davanti alla Corte d’assise dopo che, nel mese di settembre 2022, il ragazzo riuscì ad aprirsi con la madre ricostruendo gli attimi terribili vissuti.
Come riporta BergamoNews, le violenze erano costanti: in una circostanza l’uomo, 68enne, “avrebbe afferrato la mano del bambino per portarsela nelle parti intime”. In un’altra avrebbe condotto il ragazzo, allora minorenne, in camera da letto mostrandogli un video porno e facendosi masturbare con sesso orale, “per poi fare lo stesso col piccolo”. Stesso epilogo quando un giorno, con la scusa di uscire per sbrigare una commissione, lo “avrebbe deviato in un campo” sottoponendolo ad attenzioni sessuali rivoltanti. “Quando lo vedevo capivo subito cosa voleva, ma non riuscivo ad oppormi”, confessa il ragazzo aggiungendo che per lui, così piccolo a quel tempo, quegli atteggiamenti risultavano poco chiari, anche perché l’uomo gli ripeteva la normalità di agire così, che “anche mio padre faceva le stesse cose”.
Dopo anni di silenzio e vergogna, anni nei quali si incolpava delle cose successe, anni di traumi psicologici che gli provocarono scompensi psicosomatici fino al dimagrimento di 10 chili, dopo anni di stallo finalmente il racconto ai genitori. “Per noi questa rivelazione è stata devastante. Non sapevamo come comportarci – spiega il padre del ragazzo in aula – perché non volevamo far rivivere a nostro figlio il trauma subito. Ma se non denunciavamo, tutto ciò sarebbe potuto accadere a un altro bambino. Così ci siamo decisi”.
Quella previsione però si rivelò corretta perché all’inizio del mese di luglio 2022 i Carabinieri di Bergamo avevano già ricevuto un’altra denuncia contro l’uomo, stavolta però dalla famiglia di una bimba di cinque anni. “Un giorno ho ritirato mia figlia [dalla babysitter, ndr] e lei, di punto in bianco, mentre eravamo in auto mi ha detto che era arrabbiata perché lui le aveva fatto vedere il “pipino”. A casa mi ha detto che lui le aveva spalmato la crema e poi voleva che lei la spalmasse a lui nelle parti intime, ma lei si era rifiutata. Poi, vedendo un video di una banana animata sul mio cellulare, mi aveva detto: “Sembra il pipino di E.” ed ha raccontato che gliel’aveva toccato mimando il gesto, faceva avanti e indietro con la manina aperta”. A quel punto la mamma della piccola avrebbe chiamato a casa della babysitter chiedendole spiegazioni: “Lei piangeva, lui si era alterato, diceva che era mia figlia che lo seguiva in bagno quando lui faceva la doccia e si domandava cosa succedesse a casa mia”. L’uomo è imputato a Bergamo per violenze sessuali su due minori. Nella prossima udienza, fissata per il 24 marzo, la bambina verrà sentita in audizione protetta, e poi in aula verrà sentita la consulente della parte civile.
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