Vasseur: gara asciutta per capire la Ferrari, ma le ragioni sono altre

Domani piove a Suzuka? Ferrari spera di no, con Vasseur. È un po’ questo il pensiero del manager di Draveil. Sebbene in condizioni miste la possibilità di fare meglio aumenti per chi non ha le performance utili a vincere, nel caso della Rossa, forse, potrebbero esserci due buone ragioni per sperare nell’asciutto. Motivo numero 1: […]

Apr 5, 2025 - 17:56
 0
Vasseur: gara asciutta per capire la Ferrari, ma le ragioni sono altre

Domani piove a Suzuka? Ferrari spera di no, con Vasseur. È un po’ questo il pensiero del manager di Draveil. Sebbene in condizioni miste la possibilità di fare meglio aumenti per chi non ha le performance utili a vincere, nel caso della Rossa, forse, potrebbero esserci due buone ragioni per sperare nell’asciutto. Motivo numero 1: sul bagnato le SF-25 non funzionano. Motivo numero 2: la raccolta dati per progredire sarebbe inutile o quasi.

Pioggia a Suzuka? No grazie…

Il team principal del Cavallino Rampante è stato abbastanza chiaro su questo aspetto. Lo ha ribadito in due occasioni, nella medesima intervista post qualifica davanti alle televisioni. Nessuna danza della pioggia, quindi, sperando che la perturbazione arrivi dopo la corsa. Il ragionamento di Fred non fa una piega per quanto concerne le fasi di crescita. Il team di Maranello sta cercando di conoscere sempre di più la monoposto italiana.

Una vettura nata con alcuni difetti che purtroppo, sin dal primo test in Bahrain, ha messo subito in chiaro le cose. Serve percorrere la curva di apprendimento nella maniera più efficace possibile e, tenendo presente l’assenza delle prove su pista durante la stagione, ogni volta che si mettono le quattro ruote in pista scatta l’occasione giusta per studiare, capire e poi cercare di fare meglio la prossima volta.

Ferrari F1 Vasseur
Frederic Vasseur (Scuderia Ferrari) si aggira al telefono nel paddock del Giappone

Ecco perché i trecento chilometri e fischia di domani, con un piano di riferimento asciutto, renderebbero molto più semplice continuare le analisi sulla vettura. Purtroppo contro il clima non si può andare, però. E se davvero pioverà, come sembra, l’occasione di capire perché sull’acqua le Ferrari non vanno mai bene ci sarebbe. Senza dubbio le priorità sono altre, ma se piove è comunque una possibilità che va sfruttata.

Magari non subito, ci sono cose più importanti da risolvere. Tutto vero. Ma tenere comunque a mente determinati parametri e, perché no, più avanti nel mondiale provare a fare meglio sotto questo aspetto non sarebbe affatto una fesseria. Il tutto considerando che le condizioni meteo avverse spesso si palesano, e pure in questo weekend vengono distribuiti i punti alla domenica.

Hamilton e Leclerc non possono andare forte sull’acqua

Tanto per essere più chiari facciamo un esempio. L’anno passato le due SF-24 hanno perso tante occasioni con l’asfalto bagnato. Bastava una vittoria alla Verstappen, tipo quella del Brasile, ed ecco che il trofeo del mondiale costruttori, in questo momento, poteva affiancare gli altri 16, oramai impolverati, nella bacheca di Maranello. Vasseur non è uno sciocco, e se non vuole l’acqua non è solamente per i dati che appunto mancherebbero.

Sa bene che la pioggia andrebbe a incasinare ancora di più le prestazioni di una Rossa che, di problemi, ne ha già abbastanza di suo. Sarebbe poi interessante capire cosa ne pensano i piloti. Sì, perché nessuno dei due ha messo in piazza disquisizioni tecniche in vista di domani, riflettendo sul probabile cambio di scenario. Il solo Lewis ha parlato delle sue speranze nella corsa, ma legate alla fattore pioggia.

Ferrari Vasseur F1
Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-25 nelle qualifiche del GP giapponese

Il britannico si riferiva all’assetto differente che ha scelto, più incentrato sulla gestione gomme sulla distanza dei 300 chilometri piuttosto che sul giro secco. Almeno in linea teorica, un pilota di grande talento sa che può fare la differenza quando le condizioni non sono ottimali, e la percentuale di abilità al volante si alza. Senza paura di essere smentiti, possiamo dire che le capacità dei piloti Ferrari sono invidiabili

Sì, ok… probabilmente la sensibilità sulla pioggia di Max Verstappen è davvero formidabile. L’olandese è un vero manico e con qualsiasi vettura, rapida o meno che fosse, non ha mai perso l’occasione di dimostrare. Ma non è che Lewis e Charles siano proprio delle pippe in tal senso, no? Ma qui torniamo al discorso di prima: se guidi una vettura che di andare forte sull’acqua non ne vuol sapere, nemmeno un pilota di Luna Rossa fa la differenza.

SF-25, che pioggia sia…

E quindi, cosa dobbiamo aspettarci per domani? Un’altra corsa in stile piscina di Albert Park? Due vetture lente con la trazione di una Fiat Panda senza il 4×4? O magari, la gara inguardabile di Melbourne era legata a problemi relativi alle altezze da terra che in gran parte sono stati risolti? O al fatto che in Oceania non si conosceva la vettura come adesso? Senza dubbio i quesiti sono parecchi.

Possiamo aggiungere che per andare forte sull’acqua bisogna rischiare, e farlo con una vettura che odia il bagnato, e scivola come una saponetta in una vasca da bagno, aumenta la percentuale di errore in maniera esponenziale. Castra il talento dei piloti. Li innervosisce tremendamente, ecco. Frederic Vasseur fa la danza della “non pioggia” anche e soprattutto per questo…

Ferrari Vasseur F1
Lewis Hamilton in azione con la Ferrari SF-25 nelle qualifiche del Gran Premio del Giappone 2025

Lieti di essere smentiti, eh? Sarebbe fantastico vedere due Ferrari strepitose sull’acqua. Magari capaci di ottimizzare il rendimento e di superare tutti gli avversari. In primis le due McLaren MCL39 di Norris e Piastri e pure la Red Bull di Max Verstappen. L’ottimismo è gratis. E allora speriamo che piova davvero a Suzuka, sarà l’occasione per capire se la Ferrari può finalmente imparare a nuotare…

Autore: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv