Usa: timori sull’economia, ma le vacanze reggono
La fiducia dei consumatori statunitensi è diminuita per il quarto mese consecutivo ed è ai minimi degli ultimi quattro anni, a causa della guerra commerciale del presidente Donald Trump e dei dubbi sul futuro dell’economia, e le loro aspettative per il futuro non sono mai state così basse in dodici anni, a marzo. Però, le persone continueranno a spendere in viaggi e vacanze. È quanto emerge dall’indice sulla fiducia redatto mensilmente dal Conference Board, un gruppo di ricerca privato. Continue reading Usa: timori sull’economia, ma le vacanze reggono at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


La fiducia dei consumatori statunitensi è diminuita per il quarto mese consecutivo ed è ai minimi degli ultimi quattro anni, a causa della guerra commerciale del presidente Donald Trump e dei dubbi sul futuro dell’economia, e le loro aspettative per il futuro non sono mai state così basse in dodici anni, a marzo. Però, le persone continueranno a spendere in viaggi e vacanze. È quanto emerge dall’indice sulla fiducia redatto mensilmente dal Conference Board, un gruppo di ricerca privato.
I DATI
L’indice generale è sceso dai 100,1 punti di febbraio a 92,9 punti, contro attese per un dato a 93,5 punti. La componente che misura le aspettative per il futuro è scesa di 9,6 punti a 65,2 punti; quella sulla situazione attuale è diminuita di 3,6 punti a 134,5 punti. I consumatori statunitensi prevedono che l’inflazione a 12 mesi aumenti ancora e restano preoccupati per i prezzi di alcuni generi di prima necessità, come le uova, e l’impatto dei dazi. Il dato sull’inflazione a 12 mesi è salito dal 5,8% di febbraio al 6,2%.
DIFFERENZE PER ETÀ E REDDITO
Il calo della fiducia è stato guidato dai consumatori over 55 e, in misura meno estesa, da quelli tra i 35 e i 55 anni. Al contrario, la fiducia è leggermente aumentata tra gli under 35, grazie al miglioramento del loro giudizio sulla situazione attuale, solo in parte cancellato dal maggior pessimismo sul futuro. Interessante notare che il pessimismo è presente in tutte le fasce di reddito, con la sola eccezione delle famiglie che guadagnano oltre 125.000 dollari all’anno: non a caso, altri dati – come quelli sul turismo di lusso – hanno già dimostrato che i benestanti continuano a spendere, ed è un bene per l’economia statunitense.
Il giudizio dei consumatori sulla situazione finanziaria attuale della loro famiglia è leggermente migliorato, ma le aspettative per il futuro sono diminuite ai minimi dal luglio 2022. Il timore di una recessione nei prossimi 12 mesi resta stabile, ai massimi degli ultimi nove mesi.
MENO MACCHINE, PIÙ VACANZE
Su base semestrale, meno consumatori prevedono di spendere per macchine e case, mentre si prevedono maggiori acquisti di prodotti costosi, compresi quelli di elettronica, probabilmente perché si teme un aumento dei prezzi nei mesi a venire a causa dei dazi. Le intenzioni di acquisto di servizi addizionali nei prossimi mesi sono rimaste quasi inalterate, nel complesso, ma sono cambiate le priorità, perché interessa meno spendere per cinema, eventi sportivi e concerti: i consumatori pianificano maggiori spese per attività all’aperto e i viaggi; anche il budget per le vacanze è aumentato.