UniCredit: rinuncia a BancoBpm se varia l’offerta su Anima

Unicredit ha sollevato preoccupazioni riguardo all’offerta pubblica di acquisto lanciata da Banco Bpm su Anima, dopo che quest’ultimo ha deciso di alzare il prezzo dell’offerta. In una nota ufficiale, il gruppo di Piazza Gae Aulenti ha avvertito che modifiche alle condizioni dell’offerta, o la rinuncia anche parziale a una delle sue condizioni, potrebbero compromettere la […] L'articolo UniCredit: rinuncia a BancoBpm se varia l’offerta su Anima proviene da Economy Magazine.

Feb 18, 2025 - 03:26
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UniCredit: rinuncia a BancoBpm se varia l’offerta su Anima

Unicredit ha sollevato preoccupazioni riguardo all’offerta pubblica di acquisto lanciata da Banco Bpm su Anima, dopo che quest’ultimo ha deciso di alzare il prezzo dell’offerta. In una nota ufficiale, il gruppo di Piazza Gae Aulenti ha avvertito che modifiche alle condizioni dell’offerta, o la rinuncia anche parziale a una delle sue condizioni, potrebbero compromettere la validità dell’operazione di Unicredit su Banco Bpm. Questo potrebbe portare alla sua risoluzione o ineleggibilità.

Incoerenza con le condizioni precedenti

Secondo Unicredit, l’Opa di Banco Bpm, qualora fosse eseguita alle nuove condizioni, potrebbe risultare incoerente con quanto precedentemente annunciato al mercato. L’operazione era stata descritta inizialmente come un’opportunità per garantire “un elevato ritorno sull’investimento con limitati assorbimenti patrimoniali”. La preoccupazione maggiore riguarda il rischio che la modifica alle condizioni possa comportare una riduzione del Cet1 di Banco Bpm sotto la soglia del 13%. Unicredit ha sottolineato che, al momento, non sono chiari i provvedimenti necessari per gestire tale situazione, mantenendo il ratio di capitale più alto del 13%.

Impatto sul Cet1 di Banco Bpm

Inoltre, Unicredit ha messo in evidenza come l’impatto dell’acquisizione di Anima possa portare a una diminuzione significativa del Cet1 di Banco Bpm. “L’erosione del Cet1 di Bpm pro-forma al 31 dicembre 2024, derivante dall’operazione su Anima, potrebbe portare il ratio al 12,32%” (UniCredit, 2025). Inoltre, tenendo conto delle difficoltà regolatorie previste, tale ratio potrebbe scendere ulteriormente all’11,38%.

La replica di Giuseppe Castagna

Di fronte a queste preoccupazioni, il CEO di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, ha risposto definendo le dichiarazioni di Unicredit come “accuse pericolose”. In un’intervista a Bloomberg Tv, Castagna ha affermato che Unicredit sta cercando di influenzare il voto degli azionisti di Banco Bpm in favore della sua Opa. Orcel “sta facendo il suo gioco ed è bravo a farlo – ha detto Castagna – sta mettendo pressione sul nostro titolo in favore del suo titolo. Ma risponderemo anche legalmente a questo tipo di accuse”. “Abbiamo tutto il capitale necessario per Anima – ha detto Castagna nel corso dell’intervista – Completeremo la nostra fabbrica prodotto per avere una banca che non dipende dalla volatilità dei tassi di interesse, ma da forti ricavi derivanti dalle commissioni. Questa è l’unica risposta che posso dare a chi vuole comprare la nostra banca non pagando il giusto prezzo”.

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