Una delle testimoni chiave potrebbe non presentarsi al processo di Puff Daddy: “È la Vittima 3 e sembra essere scomparsa nel nulla, così come il suo avvocato”
A pochi giorni dall’inizio ufficiale del processo federale contro Sean “Diddy” Combs, accusato di violenza e traffico sessuale, un testimone cruciale dell’accusa è svanito nel nulla. Come riporta il Daily Mail, la Vittima 3, una delle donne (non residente a New York) al centro del caso, risulta irreperibile. Lo ha riferito mercoledì il pubblico ministero […] L'articolo Una delle testimoni chiave potrebbe non presentarsi al processo di Puff Daddy: “È la Vittima 3 e sembra essere scomparsa nel nulla, così come il suo avvocato” proviene da Il Fatto Quotidiano.

A pochi giorni dall’inizio ufficiale del processo federale contro Sean “Diddy” Combs, accusato di violenza e traffico sessuale, un testimone cruciale dell’accusa è svanito nel nulla. Come riporta il Daily Mail, la Vittima 3, una delle donne (non residente a New York) al centro del caso, risulta irreperibile. Lo ha riferito mercoledì il pubblico ministero Maurene Comey, durante una comunicazione con il giudice Arun Subramanian: “Stiamo avendo difficoltà a contattare la Vittima 3 e il suo avvocato”.
La “Vittima 3”, secondo quanto trapelato, avrebbe dovuto rivelare “dettagli molto personali ed esplosivi” sugli abusi subiti. Ma il pubblico ministero ha chiarito che, anche qualora fosse raggiunta, “potrebbe non presentarsi”. Il team di difesa, guidato da Teny Geragos, ha incalzato la procura: dovrà decidere entro questa settimana se intende ancora convocare la donna. Un colpo basso per l’accusa, che solo pochi giorni fa, in una nota del 29 aprile, aveva assicurato che la vittima “non desiderava usare uno pseudonimo durante la sua testimonianza”. Lo stesso mese, i pm avevano presentato un nuovo atto d’accusa, aggiungendo un’altra imputazione di traffico sessuale legata alla Vittima 3. Nel frattempo, il processo va avanti: mercoledì sono stati selezionati 45 potenziali giurati, scelti tra oltre 600 candidati.
L’imputazione nei confronti del magnate musicale conta cinque capi d’accusa, tra cui associazione a delinquere e trasporto a fini di prostituzione. I pubblici ministeri sostengono che le vittime siano state costrette a partecipare a festini chiamati “freak off”. Ma la difesa respinge ogni accusa: “Non si tratta di nuove accuse o nuovi accusatori”, hanno dichiarato gli avvocati di Combs. “Si tratta delle stesse persone, ex fidanzate di lunga data, coinvolte in relazioni consensuali. Quella era la loro vita sessuale privata, definita dal consenso, non dalla coercizione”.
Combs, presente in aula questa settimana, ha ammesso di essere “un po’ nervoso” e ha chiesto una pausa al giudice Subramanian. Il suo team ha rigettato un’offerta di patteggiamento proposta in extremis dai pubblici ministeri. Se riconosciuto colpevole di tutti i capi d’imputazione, rischia l’ergastolo. La “Vittima 1”, identificata come la cantante Cassie Ventura, ha deciso di testimoniare usando il proprio nome. Le vittime 2 e 4, invece, parleranno sotto pseudonimo, come già autorizzato dal giudice.
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