Un tuffo nei... libri. Le novità per i giovani e i riconoscimenti

Torna per il quarto anno alla Bologna Children’s Book Fair che si tiene dal 31 marzo al 3 aprile, la...

Mar 28, 2025 - 06:06
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Un tuffo nei... libri. Le novità per i giovani e i riconoscimenti

Torna per il quarto anno alla Bologna Children’s Book Fair che si tiene dal 31 marzo al 3 aprile, la categoria Migliore narrazione per immagini del Premio Strega Ragazze e Ragazzi, con l’annuncio del libro vittorioso al Caffè Illustratori il 2 aprile alle ore 14.30. Nato per sottolineare il rapporto tra la Fiera di Bologna e il Premio Strega per i più giovani nell’ambito dei libri illustrati, il riconoscimento ha già la sua terna finalista. Ole Könnecke e Nikolaus Heidelbach, con ’Niente draghi per Celeste’, (edizioni Beisler) libro a quattro mani da parte degli autori più sensibili e attenti al mondo dell’infanzia, tradotto da Chiara Belliti. La storia che indaga con garbo e ironia il rapporto misterioso che lega fratello e sorella, Boris e Celeste, e intanto sdrammatizza il tema antico della paura, necessario toccasana per diventare grandi e andare nel mondo. Una meravigliosa maratona di storie e colpi di scena, di parole e immagini, di disegni e colori.

Ecco poi Beatrice Masini con ’Bambini e giardini’ illustrato da Francesca Ballarini (Timpetill). Le autrici, già dalla rima nel titolo del libro, srotolano il senso profondo di questa similitudine. Entrambi da accudire e rassettare con pettini e rastrelli, giardini e bambini conservano sempre un’anima selvaggia così come un cuore di pace. Contengono mondi e crescono insieme, fino al necessario distacco.

Cristiana Pezzetta e Sylvie Bello scrivono e illustrano infine ’La bambina e l’orsa’ (Topipittori), una storia che arriva dalla Grecia del V secolo a.C., dal piccolo villaggio di Brauron sulla costa dell’Attica. Rimasta sepolta per secoli, è venuta alla luce grazie alle scoperte di archeologi e studiosi. Protagonista, una bambina che ha permesso di scoprire come nell’antica Grecia anche le ragazze, e non solo i ragazzi, avevano la possibilità di seguire un percorso educativo fuori dalle mura domestiche. La menzione speciale va a Neil Packer, ’La parabola del panificio indipendente’, tradotto da Sara Saorin (Camelozampa).

Benedetta Cucci