Ucraina, Russia: inizio colloqui diretti con Kiev è una priorità. Ma “non sappiamo se Zelensky accetterà la tregua, questa è manipolazione”
Il portavoce del Cremlino ritiene “impossibile” la proposta di Zelensky di fermare la guerra per 30 giorni. Nuovi attacchi con droni sulla capitale ucraina

Roma, 29 aprile 2025 – Il cessate il fuoco di 3 hgiorni Mosca fa un timido passo avanti verso una possibile tregua. Sul tavolo non solo il cessate il fuoco di 3 giorni, dall'8 al 10 maggio, annunciato da Putin in occasione dell'80esimo anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale ma anche “la questione della legittimità” del presidente ucraino Zelensky, giudicata dal Cremlino “secondaria” rispetto all'avvio di negoziati diretti con l'Ucraina. Un cambio di linea, quello annunciato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, rispetto al passato. Mosca ha più volte posto come punto centrale nelle possibili trattative con Kiev il fatto che il mandato di Zelensky sia scaduto un anno fa e lui non sia quindi legittimato. “Mosca non sa ancora se Kiev aderirà al cessate il fuoco in occasione dell'80esimo anniversario della Vittoria. È molto difficile capire se aderirà o meno” ha affermato Peskov, definendo la mancata risposta di Kiev "più che una manipolazione". Il portavoce del Cremlino si riferisce alle parole del presidente ucraino, che ieri aveva descritto come una "manipolazione" l'iniziativa di Putin per un cessate il fuoco.
Intanto i droni russi hanno messo nuovamente nel mirino Kiev. Le autorità locali hanno reso noto che "nelle ultime 24 ore le sirene dell'allarme antiaereo" sono tornate a suonare nella capitale "a causa della minaccia rappresentata da attacchi del nemico con missili balistici e droni".
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