UBS lancia l’allarme: nuove tariffe USA, recessione in vista e oro a 3.200$
Secondo UBS, le nuove tariffe annunciate da Donald Trump mercoledì probabilmente rallenteranno la crescita nel breve termine, aumenteranno la volatilità…

Secondo UBS, le nuove tariffe annunciate da Donald Trump mercoledì probabilmente rallenteranno la crescita nel breve termine, aumenteranno la volatilità dei mercati e spingeranno la Federal Reserve a operare significativi tagli dei tassi nel corso dell’anno.
Le misure, che introducono una tariffa base del 10% sulla maggior parte delle importazioni e tariffe “reciproche” più elevate per specifici partner commerciali, rappresentano una netta escalation nella politica commerciale degli Stati Uniti.
Le tariffe colpiranno le importazioni dalla Cina (34%), dall’UE (20%), dal Giappone (24%) e dalla Svizzera (31%), con esenzioni per i beni conformi all’accordo USMCA e per alcuni prodotti selezionati come semiconduttori, farmaci ed energia.
- Tariffa base: 10% sulla maggior parte delle importazioni
- Cina: +34%
- UE: +20%
- Giappone: +24%
- Svizzera: +31%
- Esenzioni: semiconduttori, farmaci, energia, beni USMCA
I future sui mercati azionari sono scesi dopo l’annuncio: i future sull’S&P 500 hanno perso il 3% dopo il discorso di Trump, mentre i future sul Nasdaq 100 sono scesi del 3,4%.
Anche i rendimenti obbligazionari sono diminuiti, con gli investitori che “sembrano concentrarsi più sui rischi per la crescita che sull’impatto inflazionistico delle tariffe,” ha dichiarato Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management. Secondo lo stratega, l’aliquota tariffaria effettiva degli Stati Uniti potrebbe salire dal 9% a circa il 25%, il livello più alto dalla Seconda Guerra Mondiale.
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