Tutte le staffilate a sorpresa di Sileoni (Fabi) ai grandi banchieri sotto Ops

Che cosa ha detto il segretario generale della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), Lando Maria Sileoni, intervenendo al convegno "Milano Capitale Finanziaria Italiana"

Mar 25, 2025 - 15:47
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Tutte le staffilate a sorpresa di Sileoni (Fabi) ai grandi banchieri sotto Ops

Che cosa ha detto il segretario generale della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), Lando Maria Sileoni, intervenendo al convegno “Milano Capitale Finanziaria Italiana”

“Quando ascoltate alcuni amministratori delegati che, con molta enfasi, parlano della loro banca a difesa delle loro persone, non dovete crederci neanche un attimo”.

E’ una delle staffilate partite dal leader del maggiore sindacato dei bancari all’indirizzo dei banchieri.

Ecco che cosa ha detto, in alcuni passaggi anche a sorpresa e con toni ruvidissimi, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni (nella foto), durante il convegno “Milano capitale finanziaria italiana”.

LE BORDATE DI SILEONI AI BANCHIERI

“Questo momento è caratterizzato da scalate ostili. In questa partita ci saranno situazioni ibride a metà, ci sarà chi vince e chi perde – ha detto Sileoni – Quando ascoltate alcuni ad che, con molta enfasi, parlano della loro banca a difesa delle loro persone, non dovete crederci neanche un attimo”. Un riferimento indiretto ad esempio alla difesa del Banco Bpm dall’Ops di Unicredit?

INVITO E AUSPICI DI SILEONI

“Dovremmo essere abili a non farci ingannare dai proclami di chi, ogni giorno che passa, si sente sempre più l’acqua alla gola perché sta perdendo la banca. La realtà ci impone la tutela delle persone che rappresentiamo”, ha aggiunte Sileoni nel ricordare che “noi sulle vicende di mercato non c’entriamo niente e né vogliamo entrarci, però non ci devono raccontare la favola né di Biancaneve e sette nani, né Cenerentola, né pensare di poter far passare la favola di Cenerentola e Biancaneve e i sette nani come una verità assoluta”. Secondo il segretario della Fabi, “mezz’ora prima della conclusione della scalata, proprio quei dirigenti che stanno per essere acquisiti dalla banca che ha fatto la scalata saranno i primi che metteranno sul mercato le loro azioni e incasseranno”. Si ricorderà che sono due in Italia le maggiori Offerte in corso nel mondo bancario: quella di Mps su Mediobanca e quella di Unicredit su Banco Bpm.

COME ANDRANNO LE OPA SECONDO SILEONI

Comunque, a proposito di Offerte di mercato, “io sono convinto che, di cinque scalate ostili, tre andranno in un certo modo, due probabilmente si impantaneranno – ha rimarcato Sileoni – Questo perché lì dove c’è di mezzo la politica, e le prime avvisaglie le ho viste, si tenderà a creare una serie di ostacoli cercando di allungare i tempi’, ha dichiarato Sileoni: “Se si allungano i tempi di una Ops è chiaro che l’operazione poi alla fine va a rischio – ha aggiunto -. Quindi di cinque, tre andranno più in fondo e due sicuramente, dal mio punto di vista, rimarranno abbastanza imballate per il momento”.

I DISSIDI FRA I CAPI AZIENDA

“La concentrazione bancaria non eliminerà le ostilità, anzi aumenterà il dissidio e la distanza tra i vari amministratori delegati”, ha anche il segretario generale della Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani), durante il suo intervento dal palco del convegno “Milano Capitale Finanziaria Italiana”, in corso a Milano. “Dobbiamo leggere quello che le banche non dicono – ha sottolineato Sileoni -. Tutto questo ha un unico obiettivo la difesa delle persone che rappresentiamo, difesa dai cambiamenti epocali del settore, dai cambiamenti organizzativi all’interno delle banche”. Infatti “spariranno le direzioni generali, ci saranno sistemi informatici che saranno sostituiti e chiuderanno gli sportelli bancari”.

IL RUOLO DEI SINDACATI NELLE BANCHE

Sul risiko bancario “il mantra” è che “bisogna vigilare”. Inoltre “senza la firma del sindacato le operazioni societarie corrono il rischio di fallire”. Non solo: “Abbiamo gli strumenti contrattuali per gestire” tutti quei cambiamenti organizzativi “che ci saranno all’interno delle banche”, ha ricordato Sileoni nel sottolineare che “in più, rispetto ad altri paesi europei abbiamo lo statuto dei lavoratori e le leggi che ci permettono un confronto serrato con le aziende”.

LE ACQUISIZIONI NON SARANNO INDOLORI PER IL PERSONALE

Il segretario generale della Fabi ha rilevato infine che “è giusto e legittimo che la Fabi di Bpm difenda Bpm, la Fabi di UniCredit difenda UniCredit e così via. Poi una volta chiuse le ostilità – ha affermato – sarà tutto il sindacato che dovrà garantire che non ci siano trattamenti economici di serie A e di serie B all’interno di una sola banca in cui confluiscono diversi gruppi”. Ci saranno da “armonizzare i trattamenti economici, ci saranno da armonizzare gli inquadramenti, ci saranno sicuramente da gestire la mobilità del personale”, prosegue Sileoni evidenziando che con i cambiamenti in atto nel settore “spariranno direzioni generali, ci saranno sistemi informatici che cesseranno la loro attività e che saranno sostituiti e in, tutto questo, ci saranno chiusure degli sportelli bancari. Tutto questo chiaramente – ha concluso il segretario della Fabi – dovrà essere gestito dal sindacato”.