“Tracce di nicotina nei capelli di Chiara Poggi, ma Alberto Stasi non fumava”: il caso del posacenere nella casa della vittima
Sul luogo del crimine, un portacenere con cenere al suo interno, ma privo di mozziconi. L'unico famigliare che fumava era il padre, ma era in vacanza L'articolo “Tracce di nicotina nei capelli di Chiara Poggi, ma Alberto Stasi non fumava”: il caso del posacenere nella casa della vittima proviene da Il Fatto Quotidiano.

Emergono nuovi dettagli sul delitto di Chiara Poggi, uccisa nella sua abitazione di via Pascoli la mattina del 13 agosto 2007. Una perizia del 2008 aveva rilevato tracce di nicotina nei capelli della giovane, segno di un’esposizione prolungata al fumo nei giorni precedenti all’omicidio. Un dettaglio anomalo, considerato che il fidanzato Alberto Stasi non fumava. Il padre della vittima, invece, era fumatore, ma al momento del delitto si trovava in vacanza da una settimana. Sul luogo del crimine, i carabinieri avevano fotografato un portacenere con cenere al suo interno, ma privo di mozziconi. Un particolare che ha insospettito la madre della vittima, Rita Preda: “Mia figlia non avrebbe mai lasciato un portacenere sporco in cucina”, ha dichiarato nella sua deposizione, come riporta Il Messaggero.
Intanto, proseguono gli accertamenti della Procura. Il Gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, ha disposto la comparazione del Dna di Andrea Sempio con le altre tracce biologiche rilevate nella villetta. Nel frattempo, un supertestimone è tornato a parlare dopo anni di silenzio, rivelando dettagli inediti in un’intervista a “Le Iene”. A distanza di anni riemerge anche la testimonianza di Marco Muschitta, tecnico dell’Asm, che la mattina dell’omicidio si trovava nei pressi della villetta. L’uomo raccontò di aver visto una bicicletta uscire da una via laterale, con a bordo una ragazza dai capelli biondi a caschetto e occhiali scuri. “Andava leggermente a zig zag, sembrava avere qualcosa di ingombrante nella mano destra”. Muschitta descrisse l’oggetto come un piedistallo da camino color grigio canna di fucile. La sua testimonianza fece scalpore quando identificò la ragazza con la cugina di Chiara Poggi, Stefania Cappa. Tuttavia, poco dopo ritrattò completamente: “Mi sono inventato tutto, sono uno stupido, scusate”. Dichiarato mitomane dai giudici, fu denunciato per calunnia da Stefania Cappa, poi assolto “perché il fatto non sussiste”.
L'articolo “Tracce di nicotina nei capelli di Chiara Poggi, ma Alberto Stasi non fumava”: il caso del posacenere nella casa della vittima proviene da Il Fatto Quotidiano.