Tra negazioni del patriarcato e offuscamento dei diritti, quali nuovi sfide per i movimenti femministi oggi?

Le disuguaglianze e le violenze contro le donne continuano a essere una realtà quotidiana: la questione della parità di genere è una battaglia reale, che dovrebbe occuparci ogni giorno dell’anno nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle famiglie, nelle strade. Così, gli stessi movimenti femministi che hanno lottato per ottenere il diritto di voto, il […] The post Tra negazioni del patriarcato e offuscamento dei diritti, quali nuovi sfide per i movimenti femministi oggi? appeared first on The Wom.

Mar 18, 2025 - 15:01
 0
Tra negazioni del patriarcato e offuscamento dei diritti, quali nuovi sfide per i movimenti femministi oggi?
Ormai è sotto gli occhi di tutte: durante l’8 marzo, e non solo, le istituzioni si dilettano in quella che a tutti gli effetti rappresenta una passerella virtuale, una sfilata di buone intenzioni condita da vecchi slogan e inutili selfie. Sembra che, per chi ci rappresenta come cittadine, la giornata rappresenti solo l’ennesimo momento proficuo per elogiare il coraggio delle donne, la loro resilienza e passione, identificandole come degli esseri angelici che, in qualche modo, vivono tra noi. Ignorando o, nella migliore delle ipotesi, dimenticandosi che vivere in questa società in quanto donne è difficile solo nella misura in cui non abbiamo gli strumenti per smontare il sistema patriarcale un pezzo alla volta. In quanto istituzioni, il loro compito dovrebbe essere fornirci gli strumenti per farci vivere meglio, non celebrarci perchè nonostante tutto ce la facciamo lo stesso 

Le disuguaglianze e le violenze contro le donne continuano a essere una realtà quotidiana: la questione della parità di genere è una battaglia reale, che dovrebbe occuparci ogni giorno dell’anno nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle famiglie, nelle strade. Così, gli stessi movimenti femministi che hanno lottato per ottenere il diritto di voto, il diritto al divorzio, l’accesso all’istruzione, il diritto di lavorare senza discriminazioni, oggi passano il testimone a nuove generazioni di persone ancora in lotta per decidere sui loro corpi e sulle loro menti.

Ogni conquista è stata il risultato di una mobilitazione incessante, storicamente situata ma allo stesso tempo perpetua, di uno spirito di resistenza che non si è mai arreso davanti alle reazioni dei governi conservatori

Infatti, se pur con degli apparenti rallentamenti, la lotta femminista non è mai stata una battaglia destinata a scomparire, ma piuttosto un movimento in continua evoluzione. Le battaglie sono state tradotte secondo i nuovi linguaggi, dando vita per esempio al movimento del #MeToo e alle mobilitazioni digitali delle femministe americane dopo il rovesciamento della sentenza “Roe v. Wade” in materia di aborto. Tutte queste sono testimonianze di un cambiamento profondo, che sta scuotendo le società in tutto il mondo. Non possiamo dimenticare che ogni vittoria, anche quella apparentemente più piccola, contribuisce a rendere il mondo un posto migliore per tutte.

Ma se da una parte c’è un movimento che non si arrende, dall’altra ci si prospetta una grande sfida: l’avanzamento delle destre a livello internazionale. Le forze politiche di estrema destra stanno guadagnando terreno in molti Paesi, e con esse si rafforzano le voci di chi vuole ridurre i diritti civili e aumentare il controllo sui nostri corpi. L’inizio di un nuovo corso politico in molti Paesi ha spesso significato un’inversione di rotta nei confronti dei diritti acquisiti con fatica e le destre, storicamente, promuovono una visione conservatrice, patriarcale e pure un filo superata della società. Dal taglio dei fondi per le politiche di parità di genere nelle scuole alla messa in discussione dei diritti sessuali e riproduttivi, passando per la negazione della violenza patriarcale.

E mentre ci parlano di tutela alla sicurezza, quello che sembra essere in atto è un attacco diretto alla nostra libertà

Ci stiamo avvicinando al punto in cui ciò che abbiamo conquistato con sudore e lotta rischia di essere spazzato via, lasciando spazio a una visione sociale che ci relega a un ruolo secondario e subordinato. Ed è proprio in un contesto così drammatico che dobbiamo guardare con orrore ai fatti di Berlino, accaduti proprio l’8 marzo di quest’anno. La violenza delle forze dell’ordine contro le manifestanti femministe pro-Palestina è l’ennesimo segno di quanto il potere muscolare e machista sia disposto a fare per sopprimere le voci di chi lotta per i diritti delle donne e dei popoli oppressi. Non possiamo ignorare l’immagine delle attiviste che sono state picchiate, arrestate, brutalizzate, trattate come criminali solo perché si trovavano nelle strade per difendere i più basilari diritti umani. E tutto questo mentre si celebrava la Giornata Internazionale della Donna, sempre quella che loro chiamano “festa”.

La brutalità con cui la polizia ha reagito alle manifestazioni non è solo una manifestazione di abuso di potere, ma anche un segno inquietante della crescente repressione delle voci dissidenti in un contesto politico sempre più autoritario. Questo episodio è l’ennesima macchia indelebile, che ci ricorda che le battaglie per i diritti non sono mai davvero “vittorie complete” e che la lotta non finisce mai.

Insomma: non possiamo abbassare la guardia. Non possiamo pensare che tutto stia migliorando solo perché un giorno all’anno i nostri politici si mettono a parlare di parità

Le destre stanno avanzando con l’intento di cancellare conquiste fondamentali per le donne e per tutte le soggettività. Non possiamo più accettare di vivere in una società che celebra la nostra forza senza fare nulla di concreto a nostra tutela. E non possiamo più pensare che la lotta sia finita quando le violenze continuano a crescere. Se vogliamo che le conquiste ottenute non diventino polvere, dobbiamo porci come forza attiva contro il passivo scivolamento verso il regresso, non possiamo più permettere che l’8 marzo resti solo un giorno da ricordare, dobbiamo lavorare ogni giorno e ovunque. Il futuro che vogliamo è ancora ricco di speranza, determinazione e abbondanza e gli stiamo andando incontro a passi sicuri e senza lasciare nessuna indietro.

I movimenti femministi non sono mai stati così interconnessi con le lotte globali, la solidarietà tra le donne di tutto il mondo è più forte che mai, e le voci di militanti e attiviste risuonano con forza nelle piazze, sui social media, e arriveranno anche nelle istituzioni.

Siamo di fronte a una nuova ondata di attivismo che non si ferma di fronte a nulla, che rifiuta di essere silenziata e che combatte ogni giorno per un mondo migliore

Siamo pronte a portare avanti il testimone e a combattere per un futuro in cui ogni donna possa vivere libera, sicura e uguale. Non siamo sole, e mai lo saremo.

The post Tra negazioni del patriarcato e offuscamento dei diritti, quali nuovi sfide per i movimenti femministi oggi? appeared first on The Wom.