Tassa di soggiorno: 2025 verso nuovi record di incasso

Il 2025 sarà per l’Italia un anno record per gli incassi generati dall’imposta di soggiorno, sia per l’adesione di nuovi comuni che per l’aumento consistente delle tariffe. La stima è che a fine anno i comuni italiani nei quali sarà in vigore la tassa salirà a quota 1.389, segnando un ulteriore balzo in avanti per ... L'articolo Tassa di soggiorno: 2025 verso nuovi record di incasso proviene da GuidaViaggi.

Apr 9, 2025 - 10:04
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Tassa di soggiorno: 2025 verso nuovi record di incasso

Il 2025 sarà per l’Italia un anno record per gli incassi generati dall’imposta di soggiorno, sia per l’adesione di nuovi comuni che per l’aumento consistente delle tariffe. La stima è che a fine anno i comuni italiani nei quali sarà in vigore la tassa salirà a quota 1.389, segnando un ulteriore balzo in avanti per quanto riguarda gli incassi, prevedendo complessivi un miliardo 186 milioni di euro a livello nazionale per un incremento rispetto al 2024 del +15,8%. Al tempo stesso, però, rimane confermato un sistema di gestione dei fondi non chiaramente rendicontato da parte della maggioranza delle amministrazioni comunali. E’ quanto si evince dall’ultimo report dell’Osservatorio nazionale di Jfc sulla tassa di soggiorno. “Possiamo indicare come incasso finale per il 2024 una cifra pari a un miliardo e 24 milioni di euro a livello nazionale – afferma Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc e responsabile dell’Osservatorio – con un significativo +29,1% rispetto agli introiti dell’anno precedente”.

Tra le regioni, il podio dei maggiori incassi spetta al Lazio con oltre 300 milioni di Euro (contro i 189 del 2023), seguito da Toscana con circa 121 milioni rispetto ai 107 dell’anno precedente, e dalla Lombardia, che nell’anno 2024 incassa complessivamente 114 milioni contro i 93 del 2023.

I numeri di città d’arte, laghi, terme e montagna

Tra le città d’arte, la classifica vede in vetta Roma (292 milioni con un +61,2%), Firenze (76,5 milioni pari a +9,9%) e Milano (76,5 ma con un +23,2%).

Tra le località balneari, al primo posto si trova Rimini con 14 milioni (+30,5%) seguita da Sorrento (9,2 milioni e +31,6%) e Jesolo (5,7 milioni ma -1,4%). Per le località termali, i maggiori incassi vedono in cima Abano Terme con oltre 3,7 milioni di euro (+22,1%), poi Merano (3,2 mln con +37,2%) e Ischia a quota  2,2 mln e un +12,4%.

Il podio delle località lacuali vede al primo posto Como con circa 4,1 milioni ed un significativo +88% rispetto agli incassi dell’anno precedente, a seguire Peschiera del Garda con 2,8 mln e un +5,4%, poi Lazise (2,3 mln, +4%).

Infine, tra le località montane svetta Castelrotto (5,1 mln, +43,5%), Selva di Val Gardena (3,5 mln e +39,3%) e Corvara in Badia (2,8 mln e un +41,1%).

L’incremento percentuale degli incassi

Se si analizza il livello di incremento percentuale degli incassi, confrontando il 2024 con l’anno precedente, emerge una crescita del +29,1% a livello nazionale, con differenze tra regione e regione. “Tra queste – spiega il report – è il Lazio quella che segna il dato più elevato, dovuto esclusivamente alla decisione della Giunta Capitolina di modificare le tariffe del contributo con decorrenza 1° ottobre 2023 (con una ricaduta quindi totale nel 2024) e tale aumento ha ovviamente inciso in maniera decisa sugli incassi dell’anno. Incrementi di non poco conto, nella maggior parte superiori al 70% rispetto alle precedenti tariffe”. Un deciso incremento di fatturato si è registrato anche in Trentino-Alto Adige con un +47,2%, in Sicilia – che ha segnato un significativo +35,9% ed in Abruzzo, con un +32,6%. Decisamente rilevante anche l’incremento degli incassi registrato dai Comuni della Puglia con un +29,6%, da quelli della Liguria (+25,2%) e della Lombardia (22,6%). Buono anche l’incremento percentuale della Sardegna, con un 19% e quello dell’Emilia Romagna che segna un +18,5%, dell’Umbria con un +15,1%, della Toscana con un +13,3% e delle Marche (+13%). Leggermente inferiori sono stati gli incrementi relativi all’imposta di soggiorno nel 2024 – sempre rispetto all’anno precedente – dei comuni della Regione Campania (+11,7%), della Calabria e del Friuli-Venezia Giulia (ambedue con un +9,7%), del Piemonte (+9,5%), del Veneto (+9%) e della Basilicata con un +8,3%. Per il Molise si tratta del primo anno con l’imposta di soggiorno, mentre gli incassi in Regione Valle d’Aosta segnano attualmente un decremento del 27%. Si può altresì notare che, sul totale dell’incasso nazionale dell’imposta di soggiorno, il Lazio assorbe quasi il 30% del totale di tale incasso, esattamente il 29,4%, seguito dalla Toscana con l’11,9%, la Lombardia con l’11,2% ed il Veneto con il 10,3% delle entrate complessive italiane legate a questa imposta. Tutte le altre regioni ottengono quote di incasso – sul totale nazionale – inferiori ai 10 punti percentuali. L.D.

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