Targhe, auto elettriche e bollo: le regole del Vaticano su quattro ruote
Il Vaticano ha un proprio piano di circolazione dei veicoli, che va dal registro delle targhe alla transizione verso le auto elettriche. Con circa 600 targhe SCV e 300 targhe CV in circolazione, la gestione dei mezzi a quattro ruote segue normative specifiche, regolamentate dal Registro Veicoli Vaticani. A raccontatre le curiosità sulla “mobilità” vaticana […] L'articolo Targhe, auto elettriche e bollo: le regole del Vaticano su quattro ruote proviene da Economy Magazine.

Il Vaticano ha un proprio piano di circolazione dei veicoli, che va dal registro delle targhe alla transizione verso le auto elettriche. Con circa 600 targhe SCV e 300 targhe CV in circolazione, la gestione dei mezzi a quattro ruote segue normative specifiche, regolamentate dal Registro Veicoli Vaticani. A raccontatre le curiosità sulla “mobilità” vaticana è Elena Montesi, responsabile del Registro Veicoli Vaticani, in una intervista pubblicata sul sito del Governatorato Vaticano.
Le auto elettriche per la transizione ecologica
Da un anno, il Vaticano ha avviato una transizione ecologica introducendo circa 40 auto elettriche per ridurre le emissioni di CO2. Il parco auto vaticano è in fase di rinnovamento, con una progressiva sostituzione dei veicoli tradizionali. Inoltre, le targhe dei mezzi dismessi, siano essi rottamati o nazionalizzati, devono essere riconsegnate al Registro per la distruzione.
La dispensa sul bollo
Le targhe SCV e CV variano nelle dimensioni: la più grande si applica sul retro dell’auto, mentre la più piccola sulla parte anteriore. Chi ha diritto alla targa vaticana, ad eccezione di alcuni Cardinali e alte personalità esenti, deve pagare il bollo di circolazione. Gli enti della Santa Sede, invece, godono di una dispensa dalla vidimazione annuale.
Il Papa e la mitica targa SCV 1
Tra le curiosità più affascinanti c’è la targa SCV 1, assegnata automaticamente al Pontefice. Le altre targhe SCV sono destinate ai mezzi di proprietà del Governatorato e degli organismi della Santa Sede. L’ufficio che sovrintende l’immatricolazione dei veicoli, la concessione delle patenti e la riscossione del bollo di circolazione si trova presso il Governatorato, svolgendo funzioni analoghe a quelle di un PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
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Il registro delle traghe delle auto del Vaticano
L’istituzione del Registro Veicoli Vaticani risale al 1930, a seguito della legge pontificia sulla cittadinanza e il soggiorno. Inizialmente, i mezzi privati dei cittadini vaticani avevano targhe con la sigla EE (escursionisti esteri). Dal 1988 è stata introdotta la sigla CV per le auto di privati con diritto di residenza. Le prime vetture immatricolate furono quelle del “garage pontificio”, utilizzate dal Papa e dai dignitari della Santa Sede.
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