Tangentopoli: l’ex ministro De Lorenzo riottiene il vitalizio, riabilitato anche dal Parlamento
L’ufficio di presidenza di Montecitorio ha dato il via libera all’unanimità (favorevole anche il M5s). L’assegno all’ex esponente del Partito liberale, oggi 87enne, era stato sospeso nel 2015

Roma, 24 aprile 2025 – Francesco De Lorenzo, ex ministro della Salute coinvolto in Tangentopoli, ha riottenuto il vitalizio da parlamentare. A ripristinarlo, ieri, l'ufficio di presidenza della Camera in applicazione di una delibera interna risalente al 2015 che prevede il ripristino dei vitalizi per i deputati riabilitati dalla magistratura. La decisione, come anticipato oggi da alcuni quotidiani, è stata presa all'unanimità, dunque anche – sorprendentemente – con il parere favorevole del M5s. "A regolamentazione attuale sarebbe un atto dovuto, ma riconosciamo l'errore politico commesso in Ufficio di presidenza, di cui ci assumiamo la nostra parte di responsabilità – spiegano oggi gli esponenti pentastellati –. Ci batteremo pertanto per una modifica per eliminare definitivamente la possibilità per un riabilitato di riottenere il vitalizio, in linea con l'azione storica del Movimento 5 Stelle".
L'assegno verrà incassato a far data dal 18 luglio del 2024, data in cui il Tribunale di sorveglianza di Roma ha accolto l'istanza dell'ex esponente del Partito Liberale e deciso la sua riabilitazione.
Ribattezzato dai giornali 'Sua Sanità', Francesco de Lorenzo, oggi 87enne, è stato parlamentare dal 1983 al 1994 e ministro della Salute dal 1989 al 1993 con il governo Andreotti. È finito in carcere 30 anni fa con l'accusa di aver preso tangenti per un totale di quasi 9 miliardi di lire dalle aziende farmaceutiche quando era ministro della Salute. È stato condannato in via definitiva a 5 anni per associazione a delinquere finalizzata al finanziamento illecito ai partiti e corruzione. Nel giugno 2010, la Terza Sezione Giurisdizionale d'Appello della Corte dei Conti ha escluso il danno erariale conseguente al presunto illecito aumento dei prezzi dei farmaci, ma ha comunque condannato De Lorenzo a un risarcimento di 5 milioni di euro per danno all'immagine dello Stato, confermato in seguito dalla Corte di cassazione. A seguito di questo sviluppo giudiziario, nel 2015 gli è stato ufficialmente revocato il vitalizio da parlamentare. De Lorenzo ha quindi sostenuto una lunga battaglia per ottenere la riabilitazione, riconosciutagli, come detto, a luglio dell’anno scorso dal Tribunale di sorveglianza di Roma.