Studenti in visita ai luoghi della Memoria

Una gita didattica per capire quanto avvenuto nel secondo conflitto mondiale, quella effettuata martedì scorso dai ragazzi delle terze medie...

Apr 6, 2025 - 05:00
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Studenti in visita ai luoghi della Memoria

Una gita didattica per capire quanto avvenuto nel secondo conflitto mondiale, quella effettuata martedì scorso dai ragazzi delle terze medie di Villafranca e Bagnone appartenenti all’Istituto comprensivo Baracchini. Sono giunti a S. Terenzo Monti, uno dei principali avamposti della Linea Gotica, accompagnati dagli insegnanti Claudia Rigone, Antonella Simonelli, Daniele Chiolerio e Luca Ernesto Salvietti. Ad accoglierli, oltre al delegato alla Memoria del Comune, c’era Marco Varese assessore alle attività produttive.

L’esposizione dei fatti è iniziata dal cippo di Bardine, dove il 17 agosto del ’44 i partigiani della formazione Ulivi, richiesti da alcuni abitanti per impedire il furto di bestiame da parte delle SS del tenente Alberth Fischer, dopo uno scontro a fuoco di tre ore uccisero 16 soldati nazisti. La mattina del 19 agosto, tutta la zona era circondata dal Battaglione esplorante della 16° Divisione SS Reichsfhurer. A dare man forte anche un reparto della Feldgendarmerie dal fronte di Pisa; a completare l’organizzazione di annientamento di ben 160 civili, il capitano Otto Ragel della Gestapo di stanza a Sarzana e il maggiore Helmut Loss, responsabile addetto alla sicurezza della Reichsfhurer.

Un’intera mattinata trascorsa per gli studenti ad ascoltare e rendersi conto di quanto la popolazione di quest’angolo di Lunigiana avesse pagato sotto l’occupazione tedesca. La domanda di un’insegnante ha suscitato interesse: quali erano stati già dal dopoguerra i rapporti fra la superstite popolazione della borgata e i partigiani. Fu un caso di ’memoria non condivisa’; superstiti e familiari delle vittime accusavano i partigiani d’aver causato l’eccidio a seguito dell’attacco alle SS. Ma la verità è che un gruppo di abitanti era andato a sollecitare l’intervento degli uomini della Ulivi.

Roberto Oligeri