"Strategie per mantenere stabile l’arenile ed evitare di arrivare all’emergenza"

Analisi dell’esperto Rosi. I Paladini: "No al prolungamento del molo, sì al travel lift"

Mar 2, 2025 - 08:04
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"Strategie per mantenere stabile l’arenile ed evitare di arrivare all’emergenza"

Provano a sotterrare l’ascia di guerra i Paladini Apuoversiliesi e lo fanno con una proposta: sì al travel lift, no al prolungamento del molo soprafrutto, la nuova banchina di fronte alla Fiorillo forse ma solo dopo aver verificato che non influirebbe in alcun modo sul flusso del Carrione e restando pronti a variazioni o limitazioni progettuali. E il professor Mauro Rosi, esperto di dinamiche costiere e coordinatore della Rete Operativa per la Manutenzione della Costa Apuo Versiliese, ha ribadito l’importanza di un sistema continuo di escavazione della sabbia, per mantenere l’equilibrio costiero e prevenire l’erosione.

"Dobbiamo adottare una strategia organizzata e costante per la manutenzione delle spiagge, come avviene con i giardini: ogni anno si interviene per mantenere l’arenile stabile, evitando di arrivare all’emergenza" ha detto portando nell’assemblea il suo approccio scientifico. Al largo dell’imboccatura portuale, ha ricordato il professor Rosi, si accumulano oltre 500mila metri cubi di sabbia il cui naturale trasporto è interrotto proprio dalla presenza dello scalo. "Questa sabbia è una risorsa preziosa che potrebbe essere utilizzata per il ripascimento della costa – ha sottolineato – . Attualmente rimane bloccata a causa di vincoli normativi che a breve speriamo vengano modificati.

L’invito a superare il contrasto che si sta creando fra Carrara e l’Apuoversilia è venuto dalla presidente dei ‘Paladini’ Orietta Colacicco. "Anche perché Marina di Carrara fa parte dell’ApuoVersilia – ha detto – e In 25 anni abbiamo lavorato proprio per far cadere quel muro di gomma fra Apuania e Versilia, che non va riedificato. Le realtà su cui poggiano le due economie, quella del porto e quella turistica, devono coesistere, avere un proprio sviluppo e prosperare. Il punto di maggior contrasto è quell’opera "grandemente pericolosa": il prolungamento del molo di sopraflutto per 450 metri verso Massa per una superficie di oltre 40mila mq, che "metterebbe a rischio tutta la costa apuoversiliese, producendo ulteriore erosione e a ritmo sostenuto". Ha richiamato l’affermazione della sindaca di Carrara Serena Arrighi sullo sviluppo che arriva dal manifatturiero e non dalle crociere: "non si capisce – ha sottolineato Colacicco – perché destinare al crocieristi 110 milioni su 478 del totale dell’investimento, ben sapendo che per quel tipo di mercato il porto di Carrara non è il più indicato non potendosi far entrare navi di grandi dimensioni". Poi c’è la nuova banchina di fronte alla Fiorillo: oltre 40.000 mq: "non va mai dimenticato che negli ultimi anni ci sono stati quattro alluvioni, l’ultima nel 2014 devastante. Allora, in buona sostanza, in questo modo si potrebbe procedere indubbiamente alla sistemazione del travel lift, a una migliore razionalizzazione degli spazi senza realizzare quelle opere che porterebbero senz’altro grande nocumento all’economia turistica".