’Sogno’ ciclabile: "Nuove piste sul territorio"

L’amministrazione sta progettando la mobilità dolce. Focus su Lido, Capezzano e le frazioni collinari.

Mag 3, 2025 - 04:23
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’Sogno’ ciclabile: "Nuove piste sul territorio"

Da pochi giorni è ripartito il cantiere sulla ciclabile ’Mare-Monti’ a Lido di Camaiore. In contemporanea, è in fase di completamento il cantiere che ha visto totalmente rigenerata la Ciclovia Tirrenica, che costeggia tutto il litorale lidese, dal confine con Viareggio a quello con Pietrasanta. E partirà a breve anche la riqualificazione del tratto di via del Secco, che dall’Aurelia raggiunge l’area dell’ex Arlecchino e quindi il mare.

Cosa rimane, quindi, da mettere in campo? "Lavoreremo per realizzare una seconda direttrice dall’Aurelia verso mare: un tratto che, per le sue dimensioni e la presenza di scuole, vedremmo bene in via Carducci – spiega il sindaco Marcello Pierucci –; ma ancora un nuovo percorso lungo la Fossa dell’Abate, che colleghi il ponte dedicato ai Martiri delle Foibe, per raggiungere il centro di Viareggio; un collegamento la zona del Secco, il viale Kennedy e l’ospedale Versilia; una direttrice che, dal futuro tratto su via Italica della ’Mare-Monti’, porti a Capezzano; collegamento con Capezzano con il tratto lungo la via Italica da Lido a Camaiore; un collegamento fra via Italica e il borgo del Secco; la prosecuzione della pista lungo fiume; un percorso per raggiungere, da Camaiore, il borgo di Vado; un percorso sua via Roma a Camaiore, che parta da piazza Romboni; un adeguato collegamento fra Camaiore e Pontemazzori, per consentire l’accesso alle frazioni collinari".

Tutte progettualità imponenti, che corrispondono a un obiettivo caro all’amministrazione. "Le cose da fare sono molte, ma continuiamo a lavorare e a progettare – conclude il sindaco –; la realizzazione sarà certamente non immediata e non economica, dati i tempi utili a ultimare i progetti e i costi elevati per la realizzazione. Ma ciò non significa che sia infattibile, e i passi in avanti fatti negli ultimi cinque anni sono tangibili e concreti. E, cosa più importante, tutto si incastra in un’idea complessa ma ben definita di città: lavoriamo sotto lo stimolo di una visione complessiva e generale del territorio, con l’obiettivo di migliorare l’esistente ma soprattutto renderlo sempre più adatto alle esigenze di spostamento e di turismo che ci richiede non solo il tempo presente, ma certamente anche l’epoca futura".