Short track, un Mondiale dolceamaro per l’Italia. Stagione molto positiva e ora focus su Milano Cortina 2026

Con la conclusione dei Mondiali di Pechino è andata in archivio la stagione dello short track. Mesi importanti per la nazionale italiana, che ben si è comportata nel nuovo World Tour e poi successivamente anche gli Europei dove ha vinto il medagliere; mentre nella rassegna iridata è mancato l’acuto anche se sono arrivate due medaglie […]

Mar 17, 2025 - 16:39
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Short track, un Mondiale dolceamaro per l’Italia. Stagione molto positiva e ora focus su Milano Cortina 2026

Con la conclusione dei Mondiali di Pechino è andata in archivio la stagione dello short track. Mesi importanti per la nazionale italiana, che ben si è comportata nel nuovo World Tour e poi successivamente anche gli Europei dove ha vinto il medagliere; mentre nella rassegna iridata è mancato l’acuto anche se sono arrivate due medaglie e tanti piazzamenti importanti. 

C’era sicuramente attesa per l’Italia ai Mondiali proprio per le ottime cose mostrate nei mesi precedenti. Il bottino come detto è stato di due medaglie, entrambe arrivate nell’ultima giornata: l’argento della staffetta mista ed il bronzo nei 1000 metri di Pietro Sighel, che ancora una volta si conferma il punto di riferimento della squadra azzurra, salendo sul podio mondiale per l’undicesima volta in carriera, il tutto a soli 25 anni.

La condizione dell’intero gruppo azzurro non è sembrata al 100%, con il picco che si è probabilmente avuto tra gli Europei e l’importantissima tappa del World Tour a Milano, che era un vero e proprio antipasto olimpico. Sighel ha mancato la medaglia sia nei 1500 sia nei suoi 500 metri, non riuscendo a centrare nemmeno la finale nella distanza più breve. Il riscatto è poi arrivato con un 1000 metri corso d’esperienza e di talento, aspettando il momento giusto per effettuare un grande sorpasso e prendersi la medaglia di bronzo.

In campo femminile molte finali, ma nessuna medaglia, anche se forse un po’ la sfortuna ha colpito le azzurre, in particolare nei 1500 metri dove Elisa Confortola aveva dimostrato di valere le migliori, ma la valtellinese è stata bloccata nel momento decisivo da una caduta di un’atleta proprio davanti a lei. Per tante era davvero la prima rassegna iridata da protagoniste e la risposta è stata comunque positiva e che fa ben sperare per la crescita futura.

Arianna Fontana chiude il suo Mondiale senza medaglie al collo e con un po’ di rimpianti, compresa la caduta nei quarti di finale dei 500 metri. La valtellinese è sembrata arrivare in Cina un po’ con le pile scariche, anche perchè questa è stata la prima stagione con il doppio impegno tra short track e pista lunga. Normale che ci siano dinamiche da studiare e valutare in vista delle Olimpiadi, ma non c’è alcun dubbio che questi mesi siano stati importanti per fare esperienza, conoscere le risposte del proprio corpo e la reazioni ad un obiettivo complicato e molto ambizioso.

La medaglia dalla staffetta è arrivata, con l’argento nella mista dove l’Italia ha confermato di essere una delle nazionali da battere. Certo la delusione è tanta per i risultati delle altre due staffette, dove le attese erano sicuramente molto alte. Sia le donne sia gli uomini fuori ai quarti di finale e soprattutto la squalifica della staffetta femminile ha fatto malissimo, visto che il quartetto azzurro aveva sempre portato grandi risultati negli ultimi mesi, con le pattinatrici italiane protagoniste principali sia al World Tour sia agli Europei.

La testa ora passa direttamente alla prossima stagione, che avrà come unico focus principale quello dell’Olimpiade casalinga di Milano Cortina 2026. L’Italia dello short track si presenterà a Milano con ambizioni importanti e con la possibilità di scrivere anche la storia di questo sport a livello olimpico per il Bel Paese. Mai come in altre occasioni, infatti, le possibilità di medaglia sono così elevate, per un gruppo comunque giovane e che avrà ancora un ulteriore anno per crescere e arrivare ai Giochi nelle migliori condizioni possibili.