Sconto in fattura e cessione credito: la deroga non spetta
L’Agenzia delle Entrate chiarisce le regole di accesso alla deroga al blocco totale della cessione del credito e dello sconto in fattura sui bonus edilizi.

La deroga al blocco totale della cessione del credito e dello sconto in fattura sui bonus edilizi, operativa dal febbraio 2023, prevede regole dettagliate per aggirare il divieto di utilizzo delle opzioni alternative. Con tre risposte datate 15 aprile, tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sulla misura.
Per prima cosa, lo ricordiamo, per beneficiare della deroga e accedere allo sconto in fattura o alla cessione del credito è fondamentale che al 30 marzo 2024 sussistano specifiche condizioni:
- i lavori devono essere già stati effettuati;
- i pagamenti devono essere avvenuti;
- tutto sia documentato con fattura.
Con la risposta n. 103 l’Agenzia delle Entrate sottolinea come il solo pagamento della tassa per occupazione di suolo pubblico (TOSAP) non permetta l’accesso alla deroga relativa al divieto di esercizio delle opzioni per lo sconto in fattura e la cessione del credito. La tassa per l’occupazione di suolo pubblico, infatti, non è rilevante ai fini della deroga perché non rappresenta una pesa riferibile all’esecuzione materiale dei lavori, anche se collegata all’attività edilizia.
La risposta n. 104, invece, riguarda l’ambito applicativo delle limitazioni relative allo sconto in fattura e alla cessione del credito previste per i bonus edilizi: per accedere alla deroga non è sufficiente aver sostenuto delle spese per i servizi tecnici propedeutici all’intervento.
Con la risposta n. 105, infine, si specifica che gli oneri di urbanizzazione non contano ai fini della deroga, poiché non sono spese relative a “lavori già effettuati” ma meri costi amministrativi e, anche in questo caso, propedeutici.