Scienziati inseguono un satellite in caduta e ne riprendono la discesa
Un jet attrezzato con 26 telecamere ha seguito la discesa del satellite Salsa sullOceano Pacifico
Un gruppo di ricercatori europei ha vissuto un’esperienza a metà tra il cinema e la scienza: a bordo di un aereo appositamente equipaggiato con 26 telecamere, ha seguito in volo la spettacolare discesa del satellite Salsa, avvenuta nel settembre 2024 sopra l’Oceano Pacifico. L'obiettivo della missione era quello di osservare da vicino come i satelliti e i detriti spaziali si comportano durante il rientro atmosferico, per valutare l’impatto ambientale di questi eventi sempre più frequenti.
Il progetto, coordinato dall’Istituto di Sistemi Spaziali dell’Università di Stoccarda, ha visto gli scienziati decollare da un aeroporto su Isola di Pasqua a bordo di un jet privato, seguendo la traiettoria di rientro del satellite dell’Agenzia Spaziale Europea. Salsa faceva parte della missione Cluster, composta da quattro satelliti gemelli. Durante circa 50 secondi di discesa, le telecamere di bordo hanno registrato ogni dettaglio della combustione del satellite, che ha assunto un aspetto simile a quello di una meteora che si frantuma nell’atmosfera.
Il rientro di Salsa si è consumato a un’altitudine di circa 80 chilometri, e ha rilasciato nell’aria vari composti chimici, come litio, potassio e alluminio. I ricercatori hanno utilizzato filtri cromatici speciali per identificare questi elementi, anche se, come ha spiegato il professor Stefan Löhle in un’intervista a Space.com, “l’evento è stato più debole del previsto, probabilmente perché i frammenti si muovevano più lentamente del corpo principale”.