Sanremo 2025, la storia della mamma di Simone Cristicchi: “La scienza non riesce a spiegarsi certi risvegli, ma riesce a fare i suoi miracoli”
Il cantautore romano è in gara al Festival di Sanremo 2025 con il brano "Quando sarai piccola" L'articolo Sanremo 2025, la storia della mamma di Simone Cristicchi: “La scienza non riesce a spiegarsi certi risvegli, ma riesce a fare i suoi miracoli” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Tra i 29 big in gara al Festival di Sanremo 2025 c’è anche Simone Cristicchi. Il cantautore romano, che il Festival lo ha vinto nel 2007 con Ti regalerò una rosa, quest’anno ha portato sul palco dell’Ariston un brano differente, ma con una tematica altrettanto importante. Della canzone si era già parlato dai pre-ascolti riservati alla stampa e, ancora oggi, si conferma tra le favorite per vincere. Il brano – che ha raccolto molte critiche, in parte positive e in parte negative – parla “di vita vera, autentica e vissuta”, come spiegato dallo stesso Cristicchi in un incontro di presentazione a Milano, precedente al Festival. “Quando sarai piccola” è la narrazione struggente di una malattia – l’Alzheimer – che si insinua silenziosamente e fa soffrire chi ne è colpito e chi gli è vicino. Come Luciana, la mamma del cantautore che, a soli 63 anni, è stata colpita da un’emorragia cerebrale. Era da sola in casa e i figli purtroppo si sono accorti tardi dell’accaduto. Quindi la terapia intensiva e l’attesa estenuante di un miracolo, che poi è avvenuto. Mamma Luciana si è svegliata ma, purtroppo, ormai niente era come prima. “La scienza non riesce a spiegarsi certi risvegli, ma riesce a fare i suoi miracoli – le parole di Cristicchi -. Da quando si è risvegliata però, non è la stessa Luciana di prima. È tornata bambina, ma Luciana sorride, sorride comunque”.
“Stiamo parlando di vita vera, di vita autentica e vissuta e quindi anche in questo senso è una canzone terapeutica che forse potrà aiutare a sensibilizzare su questo tema, a mio avviso universale perché scommetto che ognuno di noi, nella nostra famiglia o nella famiglia di qualche amico, ha vissuto il momento in cui una persona cara, invecchiando ritorna a essere fragile – afferma Cristicchi -. Quando sarai piccola appartiene un po’ alla vita di tutti, è universale. In una canzone non si è mai parlato di un argomento del genere, quindi questo Sanremo lo affronto come una missione bellissima, perché al di là di quello che poi il risultato finale, credo di avere già ottenuto una vittoria”.
La genesi del brano non è stata facile: “Ho cercato in questo testo di non essere retorico, perché ci vuole proprio un attimo per scadere nel patetico, questi argomenti bisogna trattarli con i guanti di velluto. C’è voluto tanto tempo per cesellare questi versi. Mi sono concentrato soprattutto sulla tenerezza, sul senso del prendersi cura, sulla tenerezza di vedere questa madre anziana che ritorna bambina. In un secondo momento, parlando e discutendo di questo argomento con altre persone, ho sentito l’importanza di inserire anche il senso di impotenza che si ha di fronte a questa trasformazione della vita. E quindi la rabbia”. Non nega di provare spesso rabbia: “Mi capita, ma se la costante dell’universo è la trasformazione, dovremmo essere disposti ad accettare tutto ciò che cambia di noi ma non è un’impresa così facile”.Stasera, 13 febbraio, Cristicchi non si esibirà in quanto si è già esibito ieri. Domani, invece, sarà sul palco dell’Ariston con la collega e compagna Amara, con cui canterà “La Cura” di Battiato.
L'articolo Sanremo 2025, la storia della mamma di Simone Cristicchi: “La scienza non riesce a spiegarsi certi risvegli, ma riesce a fare i suoi miracoli” proviene da Il Fatto Quotidiano.