Salto con gli sci, arrivederci Noriaki! Kasai fa da comparsa a Sapporo, ma resta l’appuntamento con il 2026. Perché la sua carriera… Continua!
Non è andato come molti si auguravano il rientro in Coppa del Mondo di Noriaki Kasai. Il (quasi) cinquantatreenne giapponese ha partecipato alla tappa di casa di Sapporo grazie alla possibilità riservata al Paese ospitante di utilizzare il contingente nazionale, ma non ha ottenuto risultati di rilievo. Addirittura ha mancato la qualificazione alla gara del […]

Non è andato come molti si auguravano il rientro in Coppa del Mondo di Noriaki Kasai. Il (quasi) cinquantatreenne giapponese ha partecipato alla tappa di casa di Sapporo grazie alla possibilità riservata al Paese ospitante di utilizzare il contingente nazionale, ma non ha ottenuto risultati di rilievo. Addirittura ha mancato la qualificazione alla gara del sabato, dopodiché ha chiuso 45° quella della domenica.
Insomma, a questo giro ha fatto da comparsa. Certo, è bastato fare atto di presenza per allungare ulteriormente l’incredibile ampiezza della volta dell’arco temporale della sua infinita carriera, cominciata nel massimo circuito proprio a Sapporo addirittura nel dicembre 1988, quando era un teenager. Siamo nel febbraio 2025 e lui, contro ogni legge biologica, è sempre lì a competere.
L’anno passato, Kasai aveva palesato una competitività tale da permettergli di essere selezionato per la fase conclusiva della Coppa del Mondo, durante la quale aveva marcato risultati che avevano legittimato la scelta dello staff tecnico. Non sarà così quest’anno, perché non c’è ragione di preferire l’eterno Noriaki a conterranei più giovani e soprattutto più incisivi.
Potrebbe essere stata l’ultima recita dell’inossidabile giapponese su un palcoscenico di primo livello? Possibile, ma quante volte ci siamo posti il quesito, al quale è sempre stato dato responso negativo? Il prossimo 6 giugno, questo prodigio spegnerà 53 candeline. Prima o poi, la natura imporrà la sua legge e lo costringerà a smettere. Viene però da sperare che sia il più tardi possibile, perché nei giorni scorsi l’interesse attorno al salto con gli sci è aumentato.
Qui in Italia, persone che abitualmente seguono solo di striscio la disciplina, hanno domandato se a Sapporo ci sarebbe stato Kasai. Altri hanno chiesto quali risultati ha ottenuto. Aficionados si sono interrogati relativamente al suo stato di competitività. Altrove, dove il salto è sport nazional-popolare, sono fioccate le monografie a lui dedicate. Insomma, in questi giorni si è registrata una decisa crescita nella popolarità del salto, almeno generalista, grazie esclusivamente alla figura di Noriaki.
Perché? Ovviamente perché fa scalpore trovarlo ancora in azione a 52 anni e 9 mesi. Lui, che ha attraversato il tempo risultandone apparentemente immune. La bozza del calendario della prossima stagione prevede la tappa di Sapporo a metà gennaio. L’augurio è di ritrovarlo, nuovamente, in stanga di partenza. Perché magari non si alzerà più dal dente in fase di stacco, ma è comunque capace di alzare l’asticella dell’interesse attorno allo sport a cui ha dedicato una vita. Questa qualità, oltre a essere rara, fa solo bene a tutti.
Kasai non molla, lo ha detto anche dopo la seconda gara. “Amo il salto con gli sci e non voglio smettere. Non è stato facile qualificarsi per la Coppa del Mondo. Sono in buona forma, seguo un regime alimentare preciso, sto avendo cura del mio corpo e vado a correre ogni giorno. So che non potrò più raggiungere certi livelli, ma continuerò a prepararmi. Il mio consiglio ai più giovani? Se amate lo sport, praticatelo il più a lungo possibile. Non arrendetevi, continuate!”. Già… つづく. “Tsuzuku”, ovvero “… continua!”, come negli anime di un tempo!