Romito: il disco “Post tarantella” racconta una storia di dolore e rinascita
I Romito pubblicano il primo album in studio, dal titolo Post tarantella (SoundFly / Self). Il disco, presentato in anteprima durante uno spettacolo esclusivo al Teatro Trianon Viviani di Napoli il 31 gennaio, è disponibile dall’11 aprile 2025 in formato digitale, CD e vinile. La band napoletana è composta da Vittorio Romito (voce e chitarra), […] L'articolo Romito: il disco “Post tarantella” racconta una storia di dolore e rinascita proviene da All Music Italia.

I Romito pubblicano il primo album in studio, dal titolo Post tarantella (SoundFly / Self). Il disco, presentato in anteprima durante uno spettacolo esclusivo al Teatro Trianon Viviani di Napoli il 31 gennaio, è disponibile dall’11 aprile 2025 in formato digitale, CD e vinile.
La band napoletana è composta da Vittorio Romito (voce e chitarra), Andrea Pasqualini (chitarra), Carlo De Luca (chitarra), Nicola Papa (piano e sintetizzatori), e Walter Marzocchella (batteria). Nei suoi brani, mescola il folk, l’indie e l’elettropop fondendoli con la cultura musicale partenopea. Questo stile caratterizza anche l’album Post Tarantella, che si presenta come un’opera in lingua napoletana dal respiro contemporaneo e sperimentale.
Attraverso i nove brani del disco, i Romito raccontano una storia di dolore e rinascita, ma anche di sensazioni quali la leggerezza e l’autenticità. La band presenta così l’album: “Post Tarantella è un viaggio sonoro attraverso il dolore e la rinascita. Nove canzoni che raccontano il processo di guarigione, proprio come un post-operatorio, quando ogni ferita inizia a chiudersi e si riscopre la forza di rimettersi in piedi. Un manifesto di rinnovamento che parte dalle radici antiche della lingua napoletana”.
E aggiunge: “Non ci sono protagonisti in questa storia, perché il vero centro di ogni canzone è la sensazione: il tormento, la speranza, la leggerezza, la consapevolezza di essere parte di un ciclo che si ripete. Ogni brano è un’emozione che prende vita, una tappa di quel percorso interiore che porta dalla sofferenza alla rinascita”.
TRACKLIST di “post tarantella”
Il disco, anticipato dall’uscita del singolo Verimmo che succere, è composto da nove brani. Ecco la tracklist di Post tarantella:
1. MAJE QUIETO
2. VERIMMO CHE SUCCERE
3. ‘A CANZONE ‘E FILUMENA
4. GENERAZIONE (feat. PeppOh)
5. MUSICA
6. TUTTO CHELLO CA NU’ VVUO’ SCETA’
7. NOVANTA
8. ERA DE MAGGIO
9. ‘A CCHIÙ BELLA ‘E TUTT’E BELLE
Tutti i brani sono stati scritti dai Romito e Vincenzo Vigna, eccetto Generazione che è stata scritta dai Romito, Mauro Serino, Vincenzo Vigna e Giuseppe Sica. La produzione artistica è di Carlo De Luca. Il disco è stato registrato da Jex Sagristano e Ciro Galante al Soundinside Basement Records di Frattaminore (NA). Il mix è stato curato da Ciro Galante, mentre la masterizzazione è di Andrea Giuliana presso Stereo8.
Se vuoi conoscere meglio Post tarantella, clicca sul tasto Continua per leggere il racconto track by track fatto dai Romito.
“Post tarantella” raccontato dai romito
I Romito raccontano Post tarantella, presentando ogni traccia del disco. Ecco le loro parole:
MAJE QUIETO
È un sussurro antico che si fa voce contemporanea. Le parole scorrono come un rituale laico. E’ la ricerca di qualcosa che sfugge, forse un senso, forse una risposta. Un canto in napoletano che non prega Dio, ma la sua fuggevolezza.
VERIMMO CHE SUCCERE
Dalle nostre parti si dice: “Chi chiagne fotte a chi ride”. Non è solo un detto popolare, è una verità amara che descrive una società in cui chi vive di sotterfugi e lamentele spesso riesce a cavarsela meglio di chi affronta la vita con leggerezza. Ma è proprio così? Siamo sicuri che non siano proprio l’ironia e il sorriso l’unica via di salvezza? “Verimmo che Succere” è una riflessione sulla resistenza e sull’adattamento, sulla nostra unica possibilità, quella di scegliere se piangere o ridere davanti all’incertezza. Registrare il nuovo album ci ha fatto ridere tanto, soprattutto nei momenti difficili…ora vediamo che succede!
‘A CANZONE ‘E FILUMENA
Un omaggio pop alla celebre commedia Filumena Marturano di Eduardo De Filippo. Il testo teatrale in parte rivisitato si fonde a un sound moderno, un riadattamento che prova a restituire nuova vita alle parole di Eduardo, provando a renderle più familiari anche ad un pubblico giovane. La scommessa era di trasmettere l’essenza di quei valori in una chiave moderna.
GENERAZIONE (feat. PeppOh)
Un brano che esplora il divario tra le generazioni, dando voce al senso di spaesamento e di inadeguatezza che accomuna giovani e meno giovani in un’epoca di cambiamenti frenetici. Il brano riflette sulle differenze di valori, aspettative e modi di vivere, parlando a chiunque si sia mai sentito fuori posto.
MUSICA
Una dichiarazione d’amore viscerale e liberatoria verso l’arte che dà voce all’anima. Il brano celebra la musica come rifugio, sfogo ed espressione di libertà. Il brano è un inno, ricco di citazioni per chi vive la musica non solo come ascolto, ma come ancora di salvezza e parte essenziale della propria esistenza.
TUTTO CHELLO CA NU’ VVUO’ SCETA’
Massimo Troisi diceva che l’amore è un vuoto a perdere. Con questo brano volevamo esplorare il confine sottile tra amore e passione, tra il desiderio che travolge e il sentimento che libera. Abbiamo provato a raccontare la preoccupazione di abbandonarsi completamente all’altro. E’ amore o solo passione? Forse la differenza sta proprio nel coraggio di accettarlo.
NOVANTA
Nella Smorfia napoletana si dice che la paura fa 90. Questo brano è un viaggio intenso dentro l’emozione più universale e democratica che esista: la paura. Abbiamo provato a trasformare il timore e il panico in musica, parlando di incertezza, angoscia e fragilità dell’animo. Musicalmente non volevamo solo raccontare questi stati d’animo, ma abbracciarli provando a restituire una melodia che risuoni in chiunque l’ascolti.
ERA DE MAGGIO
È l’unica cover del disco. Rappresenta un ponte tra passato e presente. Le sonorità moderne si fondono con la delicatezza senza tempo di quello che secondo noi è il più grande dei capolavori della canzone napoletana.
‘A CCHIÙ BELLA ‘E TUTT’E BELLE
La ballad di chiusura, il brano prova a ribaltare la prospettiva della celebre ‘O Surdato ‘Nnamurato. Se nella canzone originale il soldato canta il suo amore lontano, qui è la donna amata a prendere voce, raccontando la fine dell’amore e del suo tradimento con malinconia e disillusione. Dopotutto il nostro è un territorio che ti ama e ti tradisce ogni giorno, in entrambi i casi smisuratamente.
Le foto presenti nell’articolo sono di Panamera
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