Romania fuori dall’Eurovision: TVR attacca l’industria musicale e chiede una “reset totale”

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Apr 14, 2025 - 21:09
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Romania fuori dall’Eurovision: TVR attacca l’industria musicale e chiede una “reset totale”

Dan Turturică, presidente di TVR, la televisione pubblica rumena, durante una conferenza stampa a Bucarest ha spiegato i motivi dell’assenza della Romania dall’Eurovision. Al centro delle sue dichiarazioni, l’assenza di un reale supporto da parte dell’industria musicale locale.

Torneremo all’Eurovision dopo aver resettato completamente il rapporto fra la tv rumena e i produttori discografici”, ha dichiarato Turturică. “Uno dei tanti argomenti – non il più importante, ma il primo che mi viene in mente – è stato che la televisione rumena promuove molti artisti con i quali le case di produzione sono iscritte al concorso, ma i benefici che la televisione rumena ha come risultato di questa collaborazione, che dovrebbe essere di tipo win-win, in realtà non lo sono stati”.

Il presidente di TVR ha sottolineato come, al contrario di quanto avviene in altri Paesi, la collaborazione con le etichette discografiche non abbia prodotto un vantaggio concreto per l’emittente: né in termini di qualità artistica né di ritorno d’immagine o economico. L’unico vero beneficiario, secondo Turturică, sarebbe stato il settore privato.

Le sue critiche non si sono fermate qui. Ha puntato il dito contro l’atteggiamento passivo dei produttori, in particolare in occasione dell’ultima selezione nazionale dove il voto era affidato esclusivamente al pubblico.

L’ultima volta che abbiamo organizzato un concorso di selezione, lasciando il giudizio al solo pubblico invece che ad una giuria, molte delle case di produzione non hanno inviato i loro cantanti e non hanno contribuito”.

Secondo Turturică, questo ha reso ancora più complicato per TVR individuare e valorizzare artisti che potessero rappresentare con orgoglio la Romania sul palco dell’Eurovision.

Noi siamo una tv, non abbiamo il potere di selezionare le canzoni e fare in modo che le case discografiche inviino il loro meglio e supportino l’approccio qualitativo di TVR. Non possiamo inventare cantanti né siamo compositori. La nostra possibilità di influenzare la qualità delle proposte si è drasticamente ridotta”.

Il presidente ha anche sottolineato come i costi di partecipazione siano elevatissimi – nel 2023 la Romania ha speso quasi 400.000 euro – senza ottenere risultati soddisfacenti: quell’anno, infatti, il cantante Theodor Andrei si è classificato ultimo in semifinale con zero punti, peggior risultato della storia del Paese.

Nei prossimi anni torneremo all’Eurovision solo quando saremo in grado di presentare artisti realmente rappresentativi della scena musicale romena. Artisti di cui essere fieri”, ha concluso.

L’Eurovision, per la Romania, è iniziato nel 1993 e ha visto negli anni successi notevoli come i terzi posti nel 2005 e nel 2010. Oggi però la frattura tra TVR e l’industria musicale appare profonda. E la ricostruzione, per ora, è solo un’ipotesi sul tavolo.

Foto su licenza Depositphotos

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