Rissa tra genitori al torneo di minibasket e bambini in lacrime: basta con questa violenza nello sport!

Quello che è accaduto al palazzetto dello sport Lauro Giovani di San Vincenzo, in provincia di Livorno, durante la finale del torneo Scoiattoli di minibasket è l’ennesimo esempio di come lo sport giovanile stia sempre più spesso diventando teatro di episodi incresciosi.

Quella che doveva essere una giornata di festa, dedicata ai bambini di 7-8 anni, si è trasformata in uno spettacolo vergognoso, con insulti, urla e persino scontri fisici tra genitori. Un comportamento inaccettabile che ha portato all’intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma, mentre i piccoli atleti, spaventati, scoppiavano in lacrime.

La partita, che vedeva contrapposti il Basket Follonica e il Basket Sei Rose Rosignano, si è interrotta più volte a causa delle intemperanze sugli spalti. Inizialmente si trattava di semplici proteste eccessive, ma ben presto la situazione è degenerata, culminando in un parapiglia tra alcuni genitori.

Le società coinvolte hanno preso subito le distanze da quanto accaduto

Le società coinvolte hanno preso subito le distanze da quanto accaduto, condannando duramente il comportamento di alcuni genitori. Il Basket Follonica ha espresso il proprio sdegno, ribadendo che la priorità deve essere quella di garantire un ambiente sano e positivo, dove i bambini possano giocare e crescere serenamente. Anche il Basket Sei Rose Rosignano ha espresso la propria indignazione, sottolineando come questi episodi di violenza siano del tutto incompatibili con i valori dello sport.

L’accaduto ha suscitato la reazione anche della Federazione Italiana Pallacanestro, che ha ricordato come il minibasket sia uno sport educativo, basato sull’inclusione e sulla crescita dei bambini. Il sindaco di San Vincenzo, Paolo Riccucci, ha definito l’episodio “gravissimo”, sottolineando come sia inaccettabile che degli adulti diano un simile esempio ai più piccoli.

Purtroppo, non si tratta di un caso isolato. Episodi simili si stanno verificando sempre più spesso negli sport giovanili, segno di un preoccupante deterioramento del senso civico. I bambini, che dovrebbero vivere lo sport come un’occasione di gioia e condivisione, si trovano invece a dover assistere a scene di rabbia e violenza da parte di coloro che dovrebbero proteggerli e guidarli. È fondamentale un cambio di rotta: lo sport deve tornare a essere un momento di crescita e divertimento e chi non è in grado di rispettarne i valori dovrebbe restare fuori dai palazzetti.

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