Rischi all’orizzonte e opportunità selettive: meglio posizionarsi pensando al 2026

“Dopo il forte calo del mercato a marzo e nei primi giorni di aprile, riteniamo possibile una ripresa tecnica: in generale, i mercati sono attualmente ipervenduti, Il pessimismo è aumentato notevolmente e alcuni indicatori tecnici di mercato sono chiaramente in zona buy e le notizie positive, come la decisione di Trump di sospendere le tariffe... Leggi tutto

Apr 14, 2025 - 21:03
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Rischi all’orizzonte e opportunità selettive: meglio posizionarsi pensando al 2026

“Dopo il forte calo del mercato a marzo e nei primi giorni di aprile, riteniamo possibile una ripresa tecnica: in generale, i mercati sono attualmente ipervenduti, Il pessimismo è aumentato notevolmente e alcuni indicatori tecnici di mercato sono chiaramente in zona buy e le notizie positive, come la decisione di Trump di sospendere le tariffe reciproche per 90 giorni, possono innescare rally temporanei”. Ad affermarlo sono gli esperti del team strategico di DJE Kapital.

Gli investitori dovrebbero perciò approfittare – secondo DJE Kapital – di una ripresa dei mercati per mantenere un approccio difensivo per il momento.

“In generale – spegano da DJE Kapital – ci aspettiamo un secondo trimestre e una prima metà del 2025 complessi. Il 2026 potrebbe tornare a migliorare. I rischi maggiori, al momento, sono probabilmente rappresentati dal mercato obbligazionario, in termini di un ulteriore aumento dei rendimenti delle obbligazioni a lunga scadenza. Ciò si riferisce alla questione del “Mar-a-Lago-Accord” o all’idea di ristrutturare le obbligazioni statunitensi portandole a scadenze estremamente lunghe. Inoltre, l’imminente stagione delle trimestrali potrebbe essere un fattore di stress, soprattutto in termini di commenti negativi sull’ulteriore sviluppo dell’ economia nel 2025. La nostra principale speranza è che la banca centrale statunitense si faccia avanti per fornire un aiuto o che si arrivi a un negoziato sui dazi tra gli Stati Uniti e le principali aree economiche, come ad esempio l’UE”.

I segnali tecnici di mercato indicano un livello di pessimismo estremamente elevato e una situazione di ipervenduto: “In un tale contesto, anche notizie solo leggermente positive – come la sospensione dei dazi per 90 giorni – possono bastare a innescare una ripresa decisa, seppure temporanea. È possibile che buona parte del ribasso sia ormai alle nostre spalle. In effetti, se confrontiamo la situazione attuale con le fasi iniziali di recessioni passate, è possibile stimare che si siano già verificati fino a due terzi del calo dei prezzi atteso”, fanno poii notare da DJE Kapital.

Germania ed Europa: opportunità da cogliere guardando al 2026

“Il nuovo pacchetto di misure sul debito approvato in Germania potrebbe avere un impatto positivo sull’economia del Paese e favorire, nel lungo periodo, settori come edilizia, difesa, chimica e industria. Tuttavia, sarà fondamentale procedere parallelamente con riforme strutturali. In generale, nel 2025 l’Europa potrebbe registrare risultati migliori degli Stati Uniti. La BCE ha già indicato la necessità – e l’intenzione – di proseguire con i tagli ai tassi d’interesse: il prossimo è atteso per il 17 aprile. In questo contesto, alcune aziende europee selezionate, capaci di contenere i costi e meno esposte ai dazi, potrebbero rappresentare interessanti opportunità di investimento”, sostengono gli esperti di DJE Kapital.

Opportunità selettive in Cina

“Anche in Cina – aggiungono da DJE Kapital – vediamo opportunità selettive. Nonostante il mercato immobiliare resti in difficoltà, quantomeno ha smesso di peggiorare e mostra segnali di stabilizzazione. Riteniamo positivo l’aumento degli stimoli fiscali da parte del governo, che nel 2025 porterà a livelli record di nuovo debito pubblico. Lo stimolo cinese rappresenta un elemento importante a favore di uno scenario che esclude una recessione globale”.

Guerra commerciale: non escludiamo una nuova escalation

“Non si può escludere una nuova escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina o Stati Uniti ed Europa: la politica statunitense in materia di dazi sta generando un elevato livello di incertezza tra le imprese e i consumatori, gli indicatori anticipatori statunitensi, come il PMI manifatturiero ISM, hanno subito un calo significativo, così come la fiducia dei consumatori statunitensi e Il rischio di recessione negli Stati Uniti è aumentato di recente e l’outlook economico degli Stati Uniti è peggiorato notevolmente” affermano gli esperti di DJE Kapital.

Cauti sui bond governativi Usa

I piani di ristrutturazione del debito statunitense, che prevede di portare le obbligazioni a scadenze estremamente lunghe (“Accordo di Mar-a-Lago”) sono stati elaborati da Stephen Miran, principale consigliere economico di Trump. “Qualora fossero effettivamente attuati, potrebbero avere un impatto significativo sui mercati azionari – avverte DJE Kapital – La politica commerciale statunitense continuerà a influenzare gli equilibri di mercato. Le misure tariffarie proposte da Trump potrebbero generare effetti negativi nel tempo, alimentando un nuovo e più forte impulso inflazionistico e, di conseguenza, spingendo al rialzo i tassi di interesse a lungo termine”.

“In questo contesto, gli investitori dovrebbero mantenere un atteggiamento prudente, soprattutto nei confronti dei titoli con valutazioni elevate che mostrano segnali di debolezza di mercato” concludono gli esperti di DJE Kapital.