Riarmo Europa approvato, Italia spaccata: Giorgetti avvisa Ursula von der Leyen

Il Parlamento Ue dà il via libera al piano ReArm Europe. Italia divisa: Giorgetti frena sulle spese militari, Schlein attacca Von der Leyen. Ecco cosa prevede il piano

Mar 12, 2025 - 19:09
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Riarmo Europa approvato, Italia spaccata: Giorgetti avvisa Ursula von der Leyen

Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza il piano ReArm Europe, la strategia di riarmo comune presentata dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Il provvedimento, passato con 419 voti favorevoli, prevede un investimento complessivo stimato di 800 miliardi di euro per rafforzare la difesa dell’Unione Europea nei prossimi anni. L’obiettivo è quello di ridurre la dipendenza militare dagli Stati Uniti e fronteggiare le minacce provenienti da Russia e alleati.

Ma l’Italia si spacca sul voto. La Lega ha votato contro, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno dato il via libera, mentre il Partito Democratico si è diviso: 10 eurodeputati a favore e 11 astenuti. Intanto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha lanciato un avvertimento: “Le spese militari non devono andare a scapito di sanità e welfare”.

Via libera al piano ReArm Europe

Il Parlamento europeo ha dato il suo via libera al piano di riarmo ReArm Europe con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astensioni. La risoluzione non vincolante è un primo passo verso la definizione del “Libro bianco della difesa” che la Commissione europea presenterà ufficialmente il 19 marzo.

Il piano punta a mobilitare risorse fino a 800 miliardi di euro nei prossimi quattro anni per rafforzare l’autonomia strategica europea in campo militare. Una parte dei fondi, circa 150 miliardi, sarà garantita dal nuovo programma Safe (Security action for Europe), mentre il resto degli investimenti dovrà arrivare dagli Stati membri, che potranno accedere a una deroga sui vincoli di bilancio del Patto di stabilità.

Il voto ha diviso la politica italiana: la Lega ha espresso contrarietà, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno sostenuto il piano, mentre il Partito Democratico si è spaccato tra favorevoli e astenuti.