Revenge of the Savage Planet: Game Pass sì, ma non come unica via

Revenge of the Savage Planet, il nuovo titolo sviluppato da Raccoon Logic, è disponibile dall’8 maggio su Steam, PlayStation e Xbox. Il gioco è inoltre incluso al lancio nel catalogo di Xbox Game Pass, un dettaglio che rende ancora più interessante – e forse spiazzante – l’opinione del suo creatore, Alex Hutchinson, sul servizio in […] L'articolo Revenge of the Savage Planet: Game Pass sì, ma non come unica via proviene da Vgmag.it.

Mag 15, 2025 - 11:04
 0
Revenge of the Savage Planet: Game Pass sì, ma non come unica via
Revenge of the Savage Planet

Revenge of the Savage Planet, il nuovo titolo sviluppato da Raccoon Logic, è disponibile dall’8 maggio su Steam, PlayStation e Xbox. Il gioco è inoltre incluso al lancio nel catalogo di Xbox Game Pass, un dettaglio che rende ancora più interessante – e forse spiazzante – l’opinione del suo creatore, Alex Hutchinson, sul servizio in abbonamento di casa Microsoft.

Durante un intervento al Quad Damage Podcast, Hutchinson ha infatti espresso delle riserve su Game Pass, definendolo un metodo di distribuzione “potenzialmente pericoloso”. Ma prima di saltare alle conclusioni, vale la pena contestualizzare meglio le sue parole.

Hutchinson, attualmente direttore creativo del gioco, è un veterano dell’industria: ha iniziato come lead designer su The Sims 2, ma è diventato noto soprattutto per il suo lavoro su Assassin’s Creed 3 e Far Cry 4. In seguito ha co-fondato Typhoon Studios, lo studio dietro il successo Journey to the Savage Planet, predecessore diretto del titolo attualmente in esame.

Typhoon Studios fu poi acquisito da Google per lavorare con Stadia, ma venne chiuso poco tempo dopo. Proprio da quell’esperienza nacque Raccoon Logic, fondato da Hutchinson e da parte del team originale, con l’intento di creare un seguito spirituale del loro primo action-adventure metroidvania. Così ha preso forma Revenge of the Savage Planet, disponibile anche su Xbox Game Pass sin dal day one.

Nel podcast, Hutchinson ha voluto commentare l’impatto del servizio sulle vendite dei giochi. Alla domanda se abbonamenti come Game Pass aiutino o danneggino il lancio di un titolo, ha risposto senza mezzi termini: «[Xbox Game Pass] va bene come parte dell’ecosistema… È molto pericoloso se diventa l’unico [modo per acquistare o accedere a un gioco].»

Hutchinson ha inoltre paragonato Game Pass a servizi come Netflix o Spotify, sostenendo che la distribuzione tramite abbonamento non abbia portato grandi benefici né all’industria musicale né a quella cinematografica. Tuttavia, ha aggiunto che il settore videoludico si trova oggi in una posizione più solida rispetto agli altri. Nonostante ciò, ha messo in guardia dal rischio che gli accordi tra Microsoft, sviluppatori e publisher possano incentivare lo sviluppo di sempre più titoli live service, con conseguenze potenzialmente negative per l’intero settore.

In sintesi, secondo il creatore, l’abbonamento può essere un valido complemento al panorama videoludico, ma non dovrebbe mai diventare l’unica opzione disponibile per il consumatore.

Sul finale dell’intervista, Hutchinson ha anche aperto alla possibilità di un porting su Nintendo Switch 2. Il team sta esplorando attivamente questa opportunità, ma lo sviluppatore ha precisato che Nintendo non è sempre stata accogliente verso i titoli third-party, e che portare Revenge of the Savage Planet sulla nuova console della Grande N potrebbe rappresentare una sfida piuttosto impegnativa.

L'articolo Revenge of the Savage Planet: Game Pass sì, ma non come unica via proviene da Vgmag.it.