Reggio Emilia, manifestazione antifascista in risposta al presidio di estrema destra: “Non possiamo voltarci dall’altra parte”
Contro “la possibile apertura di una sede di Forza Nuova a Reggio Emilia”. Contro la provocazione del leader Roberto Fiore che “ha denunciato per diffamazione i 23 consiglieri comunali” firmatari di un ordine del giorno con cui esprimono preoccupazione per l’iniziativa. Contro lo slogan “Riprendiamoci Reggio Emilia” lanciato dal gruppo di estrema destra denominato “Rete […] L'articolo Reggio Emilia, manifestazione antifascista in risposta al presidio di estrema destra: “Non possiamo voltarci dall’altra parte” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Contro “la possibile apertura di una sede di Forza Nuova a Reggio Emilia”. Contro la provocazione del leader Roberto Fiore che “ha denunciato per diffamazione i 23 consiglieri comunali” firmatari di un ordine del giorno con cui esprimono preoccupazione per l’iniziativa. Contro lo slogan “Riprendiamoci Reggio Emilia” lanciato dal gruppo di estrema destra denominato “Rete dei patrioti” che ha proposto e ottenuto il via libera all’organizzazione di un corteo in città per domenica 30 marzo.
Amministrazioni, sindacati, cittadini e associazioni si mobilitano come non accadeva da tempo nella città medaglia d’oro al valor militare per la lotta al nazifascismo. All’appello lanciato da Anpi, Cgil, Cisl e Uil, Comune e Provincia, hanno risposto aderendo tutti i 41 Comuni del territorio, anche di diversa colorazione politica e oltre 150 associazioni culturali, ricreative, di solidarietà e di lotta alle infiltrazioni criminali e mafiose.
“È tempo di scendere nuovamente in piazza” ha detto il sindaco di centrosinsitra di Reggio Emilia Marco Massari, per ribadire “le scelte, l’identità e i valori democratici dell’antifascismo” e perché “non possiamo voltarci dall’altra parte” di fronte a iniziative di “organizzazioni dichiaratamente neofasciste che operano in modo aggressivo e provocatorio”.
Domenica pomeriggio a Reggio Emilia un corteo di persone sfilerà per le vie del centro, fino a piazza “Martiri del 7 luglio” dove un monumento ricorda il sacrificio dei partigiani che portò alla Liberazione del 25 aprile 1945. Una manifestazione colorata, piena di bandiere, a cui sono invitate tutte le famiglie. Mentre poco lontano, in una via adiacente la stazione, si ritroveranno gli esponenti di Casapound sotto lo slogan: “Riprendiamoci Reggio Emilia”. La contromanifestazione è stata voluta proprio per rispondere e per dimostrare che “i cittadini di Reggio Emilia non la cederanno nuovamente alla cultura della violenza, del razzismo, della discriminazione”.
Contro la manifestazione di estrema destra sfileranno anche i giovani dei centri sociali: AQ 16, Casa Bettola, Città Migrante, che nelle scorse settimane hanno raccolto informazioni e fotografie per un dossier che documenta i tentativi di Forza Nuova e Casapound di aprire una sede a Reggio Emilia, benchè in città i due gruppi contino pochissimi militanti, per aggregare nuove leve. Scritte e disegni inneggianti al neonazismo sono apparsi in diverse vie del centro e cancellarli non è servito a far desistere gli anonimi autori che si firmano “White Boys” o “Reggio Emilia Fascist Crew”. Immagini di teschi, fiamme fasciste, frasi tipo: “Viva M, figlio del secolo” o “Viva SS”, raduni di poche persone con fiaccole e bandiere nel buio della notte, messaggi che incitano alla violenza trasmessi su Instagram e Tik Tok.
A questi slogan ha risposto la comunità reggiana che organizza il contro-corteo: “Riteniamo non accettabile la presenza nella nostra città di chi si è macchiato di episodi di violenza, come l’assalto a sedi sindacali, l’aggressione a cittadini migranti, le minacce continue all’ordine pubblico”. Questura e Prefettura sono allertate per evitare che si ripetano a Reggio Emilia gli scontri e i disordini di Bologna del novembre scorso, quando Casapound e Rete dei Patrioti organizzarono una analoga provocazione.
La risposta a loro è già stata preparata da tutti coloro che manifesteranno a partire dalle ore 16 nelle vie del centro in difesa dei valori antifascisti. L’Anpi di Reggio Emilia ha lavorato per riuscire a far arrivare a 156 le firme delle associazioni culturali e sociali della provincia che aderiscono all’iniziativa. Sono in calce a un appello che dice “No alla presenza neofascista e al suo intento provocatorio di sfida all’intera civiltà democratica reggiana”. Sì, invece, a una domenica di festa in piazza “attorno ai valori della solidarietà, della tolleranza, del rispetto e della pace”.
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