Questa è la prima Regione italiana a distribuire assorbenti gratis nelle scuole superiori (una rivoluzione!)

In dieci scuole superiori della Valle d’Aosta ci saranno assorbenti gratis. È la splendida iniziativa dell’amministrazione regionale nell’ambito del progetto pilota “Tampon Box”, che fa della Valle d’Aosta la prima Regione italiana a fare un passo simile. Siamo l’unica regione dove l’amministrazione si è presa in carico di fornire alle nostre dieci scuole superiori i...

Apr 2, 2025 - 13:37
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Questa è la prima Regione italiana a distribuire assorbenti gratis nelle scuole superiori (una rivoluzione!)

In dieci scuole superiori della Valle d’Aosta ci saranno assorbenti gratis. È la splendida iniziativa dell’amministrazione regionale nell’ambito del progetto pilota “Tampon Box”, che fa della Valle d’Aosta la prima Regione italiana a fare un passo simile.

Siamo l’unica regione dove l’amministrazione si è presa in carico di fornire alle nostre dieci scuole superiori i distributori di assorbenti e l’obiettivo è di estendere il progetto alle scuole medie, ha spiegato l’assessore regionale al Sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz. A chiedere i distributori erano stati gli studenti stessi due anni fa.

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Un atto necessario, dal momento che – e lo sappiamo bene – proprio il problema della povertà mestruale, affligge un gran numero di studentesse, ancora non economicamente autosufficienti. Per questo una soluzione ragionevole è quella di fornire i prodotti mestruali gratuitamente negli edifici pubblici, come le scuole e le università.

Il primo Paese al mondo è stato la Scozia, a cui sono seguiti il Regno Unito e la Danimarca, ma misure simili sono state approvate anche in Nuova Zelanda e in alcuni degli Stati americani, come la California e Washington.

La “tampon tax” in Italia rappresenta la tassazione applicata ai prodotti mestruali, come assorbenti, tamponi e coppette mestruali. Fino al 2022, questi prodotti erano soggetti all’aliquota IVA standard del 22%, trattandoli come beni non essenziali. Tuttavia, nel 2022, l’aliquota è stata ridotta al 10%, riconoscendo implicitamente la loro importanza nella vita quotidiana delle donne.

Nel 2023, la Legge di Bilancio ha introdotto una ulteriore riduzione, portando l’IVA sui prodotti mestruali compostabili al 5%. Tuttavia, questa misura è stata temporanea: nella Legge di Bilancio 2024, l’aliquota è stata rialzata al 10%, riportando i prodotti mestruali al livello precedente. La decisione è stata giustificata con l’argomentazione che la riduzione non aveva portato ai risultati sperati, poiché i prezzi al consumo non erano diminuiti come previsto.

Questo continuo oscillare delle aliquote ha suscitato reazioni da parte di associazioni femministe e gruppi di attivisti, che hanno denunciato l’iniquità di considerare prodotti essenziali come beni di lusso. Hanno sottolineato come la tassazione elevata sui prodotti mestruali possa rappresentare un ostacolo economico e sociale, contribuendo al fenomeno della “period poverty“, ovvero la difficoltà di accedere a prodotti igienici adeguati durante il ciclo mestruale.

A livello locale, alcune città hanno cercato di mitigare l’impatto della tampon tax. Perugia, per esempio, ha approvato un ordine del giorno per ridurre o eliminare la tassazione sugli assorbenti, invitando le farmacie comunali ad applicare un’aliquota IVA al 4%, in linea con i beni di prima necessità. Tuttavia, queste iniziative non sono ancora sufficienti a garantire un cambiamento su scala nazionale: nonostante sparuti progressi, la tassazione sui prodotti mestruali in Italia rimane un tema controverso.

In altre Regioni italiane i distributori di assorbenti a scuola sono stati il risultato di iniziative promosse dagli studenti stessi. Quello della Valle d’Aosta prendiamolo come esempio istituzionale che sempre più Regioni potrebbero seguire.

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