Progetto Autostima: se la fiducia in sé stessi inizia dalla consapevolezza digitale

Trasformare la bellezza in una fonte di fiducia, non di insicurezza: è con questo obiettivo che è stato sviluppato Dove Progetto Autostima, che dal 2004 a oggi ha già coinvolto più di 137 milioni di giovani sparsi in 150 paesi del mondo, con l’obiettivo di raggiungere 250 milioni ragazzi entro il 2030. In Italia, dal […] The post Progetto Autostima: se la fiducia in sé stessi inizia dalla consapevolezza digitale appeared first on The Wom.

Mar 18, 2025 - 15:01
 0
Progetto Autostima: se la fiducia in sé stessi inizia dalla consapevolezza digitale
Tra i più giovani, la costruzione dell’autostima passa anche dal digitale. Il confronto con standard estetici irraggiungibili e l’uso indiscriminato dei social media plasmano la percezione di sé, spesso in modo distorto. Proprio per rispondere a questa emergenza educativa, Dove porta avanti dal 2004 Dove Progetto Autostima, oltre ad altre iniziative presentate a Didacta 2025, la principale fiera italiana dedicata all’innovazione nel mondo dell’istruzione, tenutasi a Firenze dal 12 al 15 marzo

Trasformare la bellezza in una fonte di fiducia, non di insicurezza: è con questo obiettivo che è stato sviluppato Dove Progetto Autostima, che dal 2004 a oggi ha già coinvolto più di 137 milioni di giovani sparsi in 150 paesi del mondo, con l’obiettivo di raggiungere 250 milioni ragazzi entro il 2030. In Italia, dal 2019, ha supportato circa 1,8 milioni di studenti attraverso strumenti didattici innovativi come i kit Sicuro di Me e i laboratori Incredibile Me, ideati per guidare i ragazzi verso una relazione più sana con la propria immagine.

Un evento per riflettere: “Crescere con fiducia”

Alla fiera Didacta, Dove ha presentato l’evento “Crescere con fiducia: proteggere l’autostima dei più giovani nell’era digitale”: un panel di esperti, tra cui cui la psicoterapeuta Stefania Andreoli, il General Manager Personal Care Unilever Italia Ugo De Giovanni e il coordinatore dei formatori di Social Warning Gregorio Ceccone, ha esplorato le dinamiche che minano l’autostima dei giovani e gli strumenti per contrastarle. L’evento è stato l’occasione per presentare “Connessi con cura”, il nuovo percorso formativo per l’anno scolastico 2024/25 dedicato all’uso consapevole dei social media. A pochi mesi dal lancio, il kit didattico – realizzato in collaborazione con Social Warning Movimento Etico Digitale – ha già raggiunto più di 75 mila studenti in tutta Italia, offrendo ai ragazzi e alle ragazze gli strumenti utili per autotutelarsi e imparare a distinguere ciò che è reale dalle insidie del mondo virtuale.

I relatori del panel
I relatori del panel

Un tema più che mai attuale, quello delle insidie legate all’uso scorretto dei social, confermato da una ricerca condotta in Italia e commissionata dalla Presidenza del Consiglio, secondo cui quasi 100 mila studenti tra gli 11 e i 17 anni presentano caratteristiche compatibili con una dipendenza dai social media. Un fattore di rischio che può irrobustire una bassa autostima, favorire l’isolamento sociale, far sentire le famiglie sguarnite di adeguate risposte e supporti. Si stima, inoltre, che la salute mentale di 1 giovane su 2 sia a rischio.

Ad arricchire il dibattito, durante l’evento, è stata la partecipazione di studenti della classe 5°A della Scuola Primaria “Ventoso” di Scandiano, testimoni diretti del programma educativo di Dove.

Abbiamo intervistato Ugo De Giovanni, General Manager Personal Care Unilever Italia, per capire meglio qual è l’impatto del Progetto Autostima di Dove e perché è così importante promuovere un uso corretto degli strumenti digitali tra i più giovani.

LEGGI ANCHE – Safer Internet Day: perché è sempre più urgente educare a un uso consapevole del web e dei social

Intervista a Ugo De Giovanni, General Manager Personal Care Unilever Italia

Ugo De Giovanni
Ugo De Giovanni

Con quali obiettivi è nato Dove Progetto Autostima e come è evoluto nel tempo? Quali sono stati gli output più importanti del Progetto?

Dove Progetto Autostima, da oltre 20 anni, si pone l’obiettivo di aiutare i giovani a crescere con un rapporto positivo nei confronti della propria immagine, a partire dai banchi di scuola. Presentato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e attivo in tutto il mondo, il progetto nasce con la collaborazione di esperti nel campo della psicologia e della salute e, dal 2004 ad oggi, ha già raggiunto più di 137 milioni di ragazzi e ragazze in 150 Paesi, di cui circa 20 milioni di giovani solo nel 2024. In Italia il progetto ha già coinvolto complessivamente circa 1,8 milioni di bambine e bambini e, all’anno scolastico 23/24, ha raggiunto ben 55.000 classi. Per l’anno scolastico in corso Dove rinnova quindi il suo impegno, con l’obiettivo di arrivare a oltre 75.000 classi.

Come mai Dove ha deciso di focalizzarsi sulle scuole e sulle attività che si prendono cura dell’autostima dei ragazzi? Perché è così importante curare l’autostima dei più giovani?

La scuola è uno dei principali luoghi di crescita e confronto per le nuove generazioni e può svolgere un ruolo chiave nella costruzione dell’autostima in una fascia di età così delicata. È infatti in questa fase della vita che si costruiscono le basi di una solida fiducia in se stessi, essenziale per il benessere dei ragazzi e degli adulti che saranno un domani. Le classi, dunque, sono il contesto ideale per educare e decostruire le pressioni di modelli di bellezza irrealistici, a cui tutti noi, e i giovanissimi soprattutto, sono costantemente esposti.

Qual è stata l’esperienza a Didacta 2025?

Per la prima volta, Dove ha partecipato a Didacta, la fiera dedicata all’educazione, tenutasi a Firenze dal 12 al 15 marzo, a conferma dell’impegno educativo che da anni portiamo avanti sul tema dell’autostima. In questa occasione, siamo stati presenti con l’evento “Crescere con fiducia: proteggere l’autostima dei più giovani nell’era digitale”, in cui ci siamo confrontati con esperti, nonché partner di Dove, e abbiamo ascoltato gli studenti della classe 5°A della Scuola Primaria “Ventoso” di Scandiano (RE), che hanno condiviso in prima persona le loro esperienze con il programma Dove Progetto Autostima. È stata inoltre l’occasione per presentare il nuovo percorso formativo per l’anno scolastico 2024/25, sull’uso consapevole dei social media, oggi sempre più presenti e impattanti nella vita dei giovani: “Connessi con cura”. All’evento ha preso parte anche Benedetta Albanese, Assessora all’Educazione, Formazione professionale, Cultura della memoria e della legalità, Pari opportunità del Comune di Firenze, il cui intervento ha sottolineato l’importanza di portare tra i banchi di scuola educazione e sensibilizzazione sui temi cari ai più giovani.

Il panel “Crescere con fiducia: proteggere l’autostima dei più giovani nell’era digitale”
Il panel “Crescere con fiducia: proteggere l’autostima dei più giovani nell’era digitale”

In cosa consiste il kit didattico “Connessi con Cura” e come è nata l’idea di realizzarlo?

Il kit didattico “Connessi con Cura”, realizzato in collaborazione con l’associazione Social Warning – Movimento Etico Digitale, nasce dalla volontà di fornire una risposta a un tema quantomai attuale e urgente, ovvero l’impatto che l’uso scorretto dei social media ha sui giovani. Il kit, disponibile nelle versioni per la scuola primaria e per la secondaria di I grado, è uno strumento utile per aiutare i giovani, fornendo loro le conoscenze e gli strumenti necessari per utilizzare i social media in modo sicuro, responsabile e consapevole.

Concludendo, cos’è la Bellezza Autentica per Dove? Come possiamo tutti contribuire a promuovere la bellezza autentica?

Per Dove, la bellezza dovrebbe essere una fonte di felicità e non di ansia, oggi e per le generazioni future. Crediamo che ogni persona ed ogni donna debba essere in grado di definire la bellezza secondo i propri termini: rendendola una fonte di gioia e di espressione di sé. Ciascuno di noi è chiamato, nel proprio piccolo, a promuovere una bellezza autentica a partire dai gesti quotidiani, on e offline. Sono tanti e sfaccettati gli ambiti in cui possiamo agire – particolarmente attuale e degno d’attenzione è quello del digitale. I dati fanno particolarmente riflettere: in un mondo come il nostro sempre più aperto all’Intelligenza Artificiale, 1 donna su 3 sente il bisogno di cambiare il proprio aspetto fisico dopo essere stata esposta a immagini generate con l’AI che ritraggono modelli estetici irraggiungibili. Promuovere immagini autentiche sui social media, quindi, è il contributo che ognuno di noi può portare, sin da subito, nel proprio quotidiano.

The post Progetto Autostima: se la fiducia in sé stessi inizia dalla consapevolezza digitale appeared first on The Wom.