Prezzi dell’iPhone alle stelle anche in Italia per colpa dei dazi, quanto potrebbe costare
Le stime sul probabile aumento dei prezzi dei diversi modelli di iPhone a causa dei dazi Usa, che negli Stati Uniti potrebbero salire di oltre il 40% e in Italia anche di più

Schizzano i prezzi dell’iPhone dopo l’inasprimento dei dazi Usa. L’Apple è tra le aziende destinata a subire maggiormente la politica delle tariffe reciproche lanciata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e a farne le spese saranno i clienti di Cupertino nel mondo, anche in Italia.
Se, infatti, la Big Tech ha sede nella Silicon Valley, il suo prodotto di punta è prodotto in Cina, Vietnam e India, tra i Paesi più colpiti dalle gabelle, rispettivamente al 54% (34 + 20 già in vigore), 46% e 26%.
L’impatto dei dazi Usa su Apple
Un anticipo degli effetti su Apple delle nuove tariffe Usa si è visto il giorno dopo l’annuncio di Trump, quando le azioni del colosso tecnologico sono crollate oltre il 9,25%, il tonfo peggiore registrato da marzo 2020, portando l’azienda a bruciare 300 miliardi di capitalizzazione nelle ultime due sedute in Borsa.
Quando nel suo primo mandato del 2018 il tycoon aveva introdotto delle tariffe sui prodotti provenienti dalla Cina, il Ceo Tim Cook aveva cercato di correre ai ripari spostando alcune linee produttive in India e Vietnam, che però rientrano anche loro oggi ai primi posti dei Paesi “worst offenders” con i dazi più pesanti inflitti dal capo della Casa Bianca.
Apple è finita così per farsi prendere in contropiede, scoperchiando la debolezza della dipendenza della propria catena produttiva dai Paesi asiatici. Ma del resto riportare la produzione negli Usa sarebbe una strategia impraticabile: “In Cina potremmo riempire interi stadi di ingegneri di processo. Negli Usa fatichiamo a riempire una sala riunioni” disse Tim Cook all’epoca, lamentando l’assenza negli Stati Uniti di forza lavoro specializzata per la realizzazione dei suoi dispositivi.
Quanto può salire il prezzo di un iPhone
È così che uno smartphone con il logo della mela può arrivare a costare 500 dollari in più a causa dei dazi imposti da Trump, fino a 2.300 dollari.
Secondo le stime gli analisti dell’istituto finanziario newyorkese Rosenblatt Securities, infatti, il prezzo dei vari modelli dovrebbe salire del 43% rispetto a quello attuale: il modello di iPhone 16 più economico, iPhone 16e, con un prezzo di listino negli Usa di 599 dollari, potrebbe salire a 856 dollari, mentre il più caro dei nuovi smartphone l’iPhone 16 Pro Max (versione con display da 6,9 pollici e 1 terabyte di spazio di archiviazione), atteso a settembre, potrebbe passare da 1.599 dollari a quasi 2.300 dollari se l’aumento del 43% dovesse essere interamente trasferito ai consumatori.
I prezzi della Apple in Italia diventerebbero poi più salati. Nel nostro Paese bisogna innanzitutto aggiungere ai listini americani l’Iva al 22%. Inoltre, si deve anche considerare altre tasse che concorrono a fare lievitare i costi, come l’equo compenso Siae.
In questo modo, prendendo per buoni i nuovi prezzi dovuti ai dazi Usa, un iPhone 16 Pro Max venduto negli Stati Uniti a 2.300 dollari in Italia potrebbe oltrepassare quota 2.500 euro, di cui 462 di Iva.