Pirelli, utile in crescita ma falliscono le trattative con Sinochem

Al momento del voto sulla trimestrale, i soci cinesi del cda si sono espressi in modo contrario motivando la loro scelta con la contrarietà alla dichiarazione del board circa la cessazione del controllo di Sinochem sul gruppo degli pneumatici.

Mag 15, 2025 - 10:40
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Pirelli, utile in crescita ma falliscono le trattative con Sinochem

Si spacca il consiglio di amministrazione di Pirelli, con i manager cinesi ancora in disaccordo con il resto del board. La nuova divisione è arrivata al momento dell’approvazione dei conti del primo trimestre della società degli pneumatici che ha visto 6 consiglieri su 15 votare contro: si tratta del Presidente Jiao Jian e dei consiglieri Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian, Fan Xiaohua e Tang Grace.

Il voto contrario alla trimestrale è stato motivato dai consiglieri “unicamente in ragione della dichiarazione di avvenuta cessazione del controllo di Sinochem su Pirelli”, spiega la società nella nota, in quanto non condividono “condividendone le relative motivazioni anche in considerazione del fatto che il patto parasociale fra Camfin e Cnrc/MPI Italy è ancora in vigore e che pertanto, a loro parere, Cnrc/MPI Italy mantiene il controllo su Pirelli ai sensi dell’art 93 del Tuf”.

L’opposizione arriva dopo l’annunciato fallimento delle trattative con Sinochem legate allo sviluppo nel mercato statunitense e, secondo il gruppo, le proposte del management sono state rifiutate dal socio cinese, mentre i consiglieri a questo riferibili hanno presentato una proposta agli Uffici del golden Power, non condivisa con Pirelli.

I contrasti all’interno del gruppo attirano ancora nuove vendite sulle azioni Pirelli a Piazza Affari, con l’apertura di oggi che vede il titolo cedere oltre l’1% dopo circa un’ora di scambi, scendendo così sotto quota 6 euro.

Eppure i numeri del primo trimestre 2025 non erano negativi, con un aumento a doppia cifra dell’utile netto, margini in crescita e conferma dei target 2025 nonostante il permanere delle incertezze legate ai dazi statunitensi.

I ricavi sono saliti (+3,7%) a 1,76 miliardi di euro, anche se scesi dell’1% a livello organico (escludendo l’effetto dei cambi), l’Ebit adjusted è salito del 6,5% a/a (279,8 milioni) con un margine cresciuto al 15,9% (dal 15,5%) e l’utile netto che ha toccato i 127,2 milioni (+26,7% a/a).

Per il 2025 vengono confermate le previsioni rese note lo scorso 26 febbraio, anche se “le incertezze dello scenario economico potrebbero tradursi, in particolare nella seconda parte dell'anno, in un rallentamento della domanda rispetto a quanto stimato".

Sul fronte dazi, nel caso in cui quelli attuali restassero in vigore per tutto l'anno, la società ha avviato un piano di mitigazione per "garantire i target di Ebit Adjusted e di generazione di cassa nella parte bassa della guidance, raggiungendo pertanto l’obiettivo di deleverage", specifica Pirelli.

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"Primo trimestre in linea. Guidance 2025 nella parte bassa causa dazi. Da chiarire la posizione di Sinochem", sintetizzano gli analisti di EQUITA, mantenendo la raccomandazione buy sul titolo, prezzo obiettivo a 6,5 euro.

Anche Deutsche Bank conferma la raccomandazione d’acquisto, con prezzo obiettivo mantenuto a 7 euro. I conti sono stati "buoni" e la guidance sull'intero anno è stata confermata, sottolineano gli analisti della banca tedesca.