Pasqua 2025, crescono gli affitti brevi. Il turismo diventa slow e sostenibile

A Pasqua 2025 il turismo italiano non si ferma, ma cambia volto. Slow travel, ospitalità professionale e valorizzazione dei borghi spingono la crescita degli affitti brevi. CleanBnB cresce e guida il turismo sostenibile

Apr 11, 2025 - 18:26
 0
Pasqua 2025, crescono gli affitti brevi. Il turismo diventa slow e sostenibile

Il turismo italiano continua a crescere ma cambia ritmo e direzione. Lo dimostrano i trend registrati in occasione di Pasqua 2025: dalle prime rilevazioni emerge una chiara preferenza per lo slow travel consoggiorni rilassati, immersi nella natura, nei borghi o in località fuori dalle grandi rotte turistiche. Le città d’arte tradizionalmente in cima alle classifiche delle prenotazioni sembrano per la prima volta avere raggiunto il livello più sostenibile di visitatori, lasciando spazio anche a destinazioni meno affollate, ma ricche di autenticità.

“Stiamo assistendo a un cambio di paradigma. I viaggiatori hanno dimostrato negli anni come la chiave dello sviluppo turistico in Italia stia nei piccoli borghi, nelle destinazioni minori, quei luoghi rimasti ai margini del turismo di massa. Questo non solo favorisce un’esperienza più profonda e autentica, ma permette anche di distribuire i benefici economici del turismo su un territorio più ampio”,

racconta Francesco Zorgno, Presidente di CleanBnB, il principale operatore italiano negli affitti brevi, che nel primo trimestre 2025 ha gestito oltre 22.300 soggiorni (+13% rispetto al 2024), generando un gross booking di oltre 7,4 milioni di euro (+10%). Una crescita che non è solo quantitativa, ma anche qualitativa: il settore degli affitti brevi entra nella sua fase di maturità, premiando i player strutturati e capaci di creare valore per viaggiatori, proprietari e territori.  “Abbiamo superato l’epoca della corsa al numero di case online. Oggi il valore si misura nella capacità di gestire in modo efficiente e sostenibile ogni soggiorno”, spiega Zorgno.

Slow travel e borghi protagonisti

La Pasqua 2025 ha dunque confermato un cambiamento già in atto: i turisti italiani e stranieri cercano esperienze più autentiche e rilassate, lontane dalle rotte del turismo di massa. Borghi, natura e destinazioni minori diventano mete preferite per chi vuole vivere lo spirito del luogo.

È un cambio di paradigma che favorisce la distribuzione della ricchezza turistica in modo più equo e sostenibile. I piccoli centri, spesso dimenticati, tornano a vivere grazie a una domanda più consapevole e a una gestione professionale dell’ospitalità

osserva Zorgno.

Verso una nuova cultura dell’accoglienza

Il viaggiatore post-pandemia non si accontenta più. Pretende standard elevati, servizi efficienti, trasparenza e cura dei dettagli. L’improvvisazione non è più ammessa, anche l’affitto breve richiede una gestione professionale, dal check-in alla pulizia, fino all’assistenza durante il soggiorno. Una trasformazione che segna anche una nuova consapevolezza nel rapporto tra operatori e territori. Sempre più amministrazioni locali scelgono il dialogo e la collaborazione con aziende strutturate, ottenendo risultati concreti in termini di attrattività, rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio immobiliare.

Affitti brevi e rigenerazione urbana

Anche il rapporto con i territori sta cambiando. I comuni hanno iniziato a riconoscere il valore di una collaborazione intelligente con gli operatori del settore, un approccio che sta portando risultati concreti in termini di attrattività, sviluppo locale e rigenerazione urbana.

“Troppo spesso si è parlato degli affitti brevi solo in termini di problemi. Ma i problemi nascono dove manca il controllo, non dove c’è trasparenza e professionalità. Le amministrazioni che hanno scelto il dialogo stanno raccogliendo i frutti: più turismo, più economia, più attenzione al patrimonio immobiliare. Questo è il risultato virtuoso della collaborazione attiva tra operatori professionali e amministrazioni lungimiranti, nell’ottica di una sana regolamentazione del settore. Nulla a che vedere con le ipotesi di restrizioni verticali, che avrebbero (come dimostrano chiaramente le esperienze estere) solo l’effetto di far dilagare il sommerso. Si tratta di una missione importante per gli operatori del settore, e di una responsabilità cruciale per le amministrazioni locali”.

Non solo alta stagione o eventi speciali

Se prima l’affitto breve era legato quasi esclusivamente all’alta stagione o ai grandi eventi, oggi è una soluzione ricercata durante tutto l’anno, per vacanze, lavoro da remoto o soggiorni temporanei.

“Siamo in un’era in cui le persone viaggiano più spesso, per motivi diversi, e si aspettano soluzioni flessibili. Chi gestisce immobili deve saper interpretare queste esigenze in tempo reale, con un’offerta dinamica ma sempre affidabile”.