Orban accoglie Netanyahu e ritira l’Ungheria dalla Corte Penale Internazionale che lo vuole arrestare: “E’ diventato un tribunale politico”

“L’Ungheria si ritirerà dalla Corte penale internazionale“. L’annuncio di Gergely Gulyas, capo di gabinetto del premier Viktor Orban, è arrivato quando Benjamin Netanyahu era già a Budapest. “Il governo avvierà la procedura di ritiro giovedì (oggi, ndr), in conformità con il quadro giuridico costituzionale e internazionale”, ha aggiunto Gulyas parlando della decisione già ampiamente preannunciata […] L'articolo Orban accoglie Netanyahu e ritira l’Ungheria dalla Corte Penale Internazionale che lo vuole arrestare: “E’ diventato un tribunale politico” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 3, 2025 - 15:34
 0
Orban accoglie Netanyahu e ritira l’Ungheria dalla Corte Penale Internazionale che lo vuole arrestare: “E’ diventato un tribunale politico”

“L’Ungheria si ritirerà dalla Corte penale internazionale“. L’annuncio di Gergely Gulyas, capo di gabinetto del premier Viktor Orban, è arrivato quando Benjamin Netanyahu era già a Budapest. “Il governo avvierà la procedura di ritiro giovedì (oggi, ndr), in conformità con il quadro giuridico costituzionale e internazionale”, ha aggiunto Gulyas parlando della decisione già ampiamente preannunciata dal governo. Un regalo al primo ministro israeliano sul cui capo pende un mandato d’arresto emesso dai giudici dell’Aia per crimini di guerra e contro l’umanità commessi nella guerra nella Striscia di Gaza.

Un’accoglienza più che calorosa, quella riservata a Netanyahu dal governo di Budapest: “Il premier israeliano Benjamin Netanyahu a Budapest, il posto più sicuro in Europa. Benvenuto in Ungheria”, ha scritto in mattinata Orban su X. Sullo stesso social il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar ha ringraziato il premier ungherese e l’Ungheria per la loro “posizione morale forte e chiara al fianco di Israele e dei principi di giustizia e sovranità”. “La cosiddetta Corte penale internazionale – accusa il capo della diplomazia di Tel Aviv – ha perso la sua autorità morale dopo aver calpestato i principi fondamentali del diritto internazionale nell’entusiasmo di danneggiare il diritto di Israele all’autodifesa”.

L’apoteosi è arrivata durante la conferenza stampa congiunta. Orban ha prima ribadito che “l’Ungheria sostiene il diritto di Israele all’autodifesa”, quindi ha attaccato la Cpi: “Sono stato il primo ministro che ha firmato il documento di adesione alla Corte penale internazionale e ora ho firmato il documento per il ritiro. Il motivo è che è diventato un tribunale politico. E le decisioni della Cpi su Israele lo hanno dimostrato. Uno Stato democratico di diritto non può partecipare a questo”. “L’antisemitismo viene importato nell’Europa occidentale attraverso l’immigrazione clandestina”, ma ”l’elite di Bruxelles non sta fermando nulla per fermare questo processo”, ha aggiunto il premier ungherese. L’Ungheria è un’”isola di libertà”, ha aggiunto Orban, e “non accetterà alcun accordo sui migranti che metta a repentaglio la sua sicurezza”. Orban ha poi aggiunto che il mondo è cambiato molto dall’ultima visita di Netanyahu a Budapest, avvenuta otto anni fa. ”L’antisemitismo è aumentato in Europa, ma non in Ungheria”, ha affermato. “La situazione è tale che, tra le comunità ebraiche presenti oggi in tutta Europa, quelle che vivono in Ungheria possono sentirsi più al sicuro”.

Netanyahu, da parte sua, ha definito “coraggiosa e di principio” la decisione dell’Ungheria di ritirarsi dalla Cpi. “E’ importante opporsi a questa organizzazione corrotta“, ha detto il premier israeliano. Ciò che Israele sta facendo, sostiene Netanyahu, è utile anche all’Europa: “Stiamo combattendo contro l’Islam radicale, guidato dall’Iran. Ha ramificazioni, come gli Houthi, Hezbollah e altri, ma è il fulcro. Stiamo combattendo contro di lui e contro la campagna omicida di Hamas che ci ha attaccato”. Non solo: “Siamo impegnati a restituire tutti i rapiti, compresi i cittadini ungheresi. Schiacceremo l’asse malvagio dell’Iran e, così facendo, proteggeremo anche i paesi europei. Alcuni paesi non lo capiscono, Orbán sì”.

Dall’Aia la Cpi tenta di far sentire la propria voce: “La Corte ricorda che l’Ungheria resta tenuta a cooperare con la Cpi”, ha dichiarato un portavoce, riferendo che “la Corte ha seguito le sue procedure standard dopo l’emissione del mandato di arresto”. “È una brutta giornata per il diritto penale internazionale”, ha commentato il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock durante un incontro dei ministri degli esteri della Nato a Bruxelles. Ma difficilmente la Germania avrebbe arrestato Netanyahu: “Non posso immaginare che ci possa essere un arresto in Germania”, ha detto il cancelliere uscente Olaf Scholz. Il cui probabile successore, Friedrich Merz, ha già detto di voler cercare il modo di ricevere Netanyahu a Berlino senza infrangere il diritto internazionale.

L'articolo Orban accoglie Netanyahu e ritira l’Ungheria dalla Corte Penale Internazionale che lo vuole arrestare: “E’ diventato un tribunale politico” proviene da Il Fatto Quotidiano.