Ok a conversione in legge del decreto Milleproroghe 2025

La Camera dei Deputati ha approvato la conversione in legge del decreto Milleproroghe 2025 nella seduta di mercoledì 19 febbraio 2025: quando entra in vigore.

Feb 20, 2025 - 14:53
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Ok a conversione in legge del decreto Milleproroghe 2025

Nella seduta di mercoledì 19 febbraio 2025, la Camera dei Deputati ha approvato con 182 voti favorevoli e 110 contrari la questione di fiducia posta dal Governo sul disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto Milleproroghe 2025.

Con la conversione in legge, il Milleproroghe 2025 è pronto a entrare ufficialmente in vigore, introducendo modifiche e proroghe che avranno un impatto su cittadini, imprese e istituzioni.

Quando entra in vigore il decreto Milleproroghe 2025 dopo la conversione in legge

Il decreto Milleproroghe 2025, identificato come decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, è stato approvato dal Senato il 13 febbraio 2025 e successivamente dalla Camera dei Deputati il 19 febbraio 2025. Per completare l’iter legislativo, ed essere quindi a tutti gli effetti legge, il decreto deve essere promulgato dal Presidente della Repubblica e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale entro il 25 febbraio 2025. La legge di conversione entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione in GU.

Come avviene la conversione in legge di un decreto

La conversione in legge di un decreto-legge avviene attraverso un iter parlamentare ben definito, regolato dall’articolo 77 della Costituzione italiana.

Quando il Governo, in situazioni di necessità e urgenza, approva un decreto legge, questo entra subito in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, affinché resti valido nel tempo, il Parlamento deve approvarlo entro 60 giorni, trasformandolo in una vera e propria legge.

L’iter parlamentare prevede che il decreto venga esaminato sia dalla Camera dei Deputati che dal Senato, dove può essere modificato con emendamenti (come successo con il Milleproroghe). Spesso, per velocizzare il processo e assicurarsi l’approvazione, il Governo pone la questione di fiducia. 

Una volta approvato da entrambe le Camere, il decreto diventa legge di conversione. A questo punto, manca solo la firma del Presidente della Repubblica e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La nuova legge entra in vigore il giorno dopo la pubblicazione.

Se il Parlamento non approva la conversione entro 60 giorni, il decreto decade con effetto retroattivo, salvo eccezioni per atti già compiuti sulla base del decreto.

Nel caso del Milleproroghe 2025, l’iter si è concluso il 19 febbraio 2025, e ora si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore definitiva.

Quando scade il Milleproroghe

Il decreto Milleproroghe 2025 non ha una vera e propria “scadenza”, poiché si tratta di un provvedimento che proroga termini normativi di diverse misure e in diversi ambiti. Tuttavia, la legge di conversione che lo rende definitivo ha effetto fino a quando le nuove scadenze stabilite dal decreto non vengono superate o modificate da futuri provvedimenti.

In pratica, all’interno del Milleproroghe ci sono molte scadenze rimandate o riviste, ma che possono valere solo per pochi mesi o, al contrario per tutto l’anno (quindi fino alla fine 2025), mentre altre ancora possono estendersi negli anni successivi. Per conoscere la scadenza effettiva delle singole misure, bisogna consultare il testo finale pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

In linea di massima, però, non si tratta di un provvedimento che introduce novità strutturali. Ovvero, non serve a cambiare in modo permanente le regole del sistema normativo o economico.

Il suo scopo principale è prorogare i termini di misure già esistenti, evitando interruzioni o vuoti normativi in diversi settori, come fisco, lavoro, scuola, sanità e pubblica amministrazione (posticipando l’entrata in vigore di alcune norme o a estendendo la validità di misure già previste).